La ricetta di Bastoni. "È vietato accontentarsi. Dobbiamo avere coraggio”

Il difensore Alessandro Bastoni si prepara con determinazione per la sfida contro la Croazia, dopo la delusione contro la Spagna. L'Italia punta alla vittoria per riscattarsi e dimostrare il proprio valore.

24 giugno 2024
"È vietato accontentarsi. Dobbiamo avere coraggio"

"È vietato accontentarsi. Dobbiamo avere coraggio"

dall’inviato

"La paura nel calcio non esiste. Rispettiamo la Croazia, ma dobbiamo giocare per riscattarci e la batosta subìta con la Spagna ci ha unito ancora di più". Dopo il sigillo (decisivo) nel match del debutto e la delusione accumulata nel match contro la “Roja”, Alessandro Bastoni vuol voltare pagina e caricare il gruppo in una vigilia carica di tensioni. Lui ha l’espressione rassicurante di uno pronto a tirare fuori i muscoli, ma anche la maturità di chi sa benissimo che la partita non sarà per nulla semplice: "Abbiamo grande rispetto, conosciamo i grandi giocatori che hanno in rosa, molti di loro hanno giocato oltre 80 partite insieme e questo spesso non succede neanche nei club. Però in questi giorni abbiamo parlato molto fra di noi, è quando si perde che si vede il valore degli uomini".

Servirà la spada e non il fioretto, perché di fronte ci saranno campioni magari “stagionati”, ma di grande personalità. Capaci forse anche di provocare: "Magari 50 anni fa si davano più calcioni per abbassare l’entusiasmo degli avversari. Diciamo che con la Spagna ci sono mancate autostima e coraggio, al di là dei tanti errori tecnici c’è stato anche un problema di atteggiamento. E non deve ripetersi con la Croazia". Il pensiero che all’Italia possa bastare anche solo un pari per garantirsi il passaggio del turno non eccita lo spogliatoio. Bastoni è il primo a non fidarsi: "Ho già vissuto con l’Inter questa situazione: ci bastava non perdere in Champions contro l’Atletico per passare e non ci è andata benissimo. Dal punto di vista mentale non sarà così per noi. Vogliamo andare in campo per vincere, è importante anche a livello mentale per noi dopo quanto accaduto nell’ultima partita. L’input è quello delle scorse partite, perfezionando i movimenti sbagliati analizzati dopo la Spagna, cercheremo di imporre il nostro gioco, quello che vuole il mister e quello che vogliamo noi".

Ultima considerazione sul modulo, il vero enigma a poche ore dal match. Ma per un’interista come lui, abituato a giocare in modo diverso, non è quello il vero problema: "Chiaro che giocare a 3 o a 4 cambia molto, ma anche con la squadra nerazzurra spesso mi trovo in un ruolo non mio e credo che la questione sia quella di saper leggere le giocate. L’intesa con Calafiori? Mi trovo bene con lui, lo rivedo in me di qualche anno fa. Ora però dobbiamo reagire tutti da squadra: abbiamo capito i nostri errori, quando perdi o ti abbatti o trovi motivazioni nuove. E il calcio per fortuna ci dà sempre una seconda chance".

Giulio Mola

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