L’aeroplano Montella più veloce di Spalletti
Ha portato la Turchia nei quarti pur avendo poco tempo a disposizione: quasi un mese di lavoro in meno rispetto al ct degli azzurri
Dopo la fallimentare spedizione della nazionale azzurra, restano solo due italiani a rappresentarci degnamente nell’Europeo: l’arbitro Daniele Orsato e il tecnico Vincenzo Montella, che ha compiuto un capolavoro portando la Turchia ai quarti di finale per la terza volta nella storia. Meglio non poteva, il 50enne allenatore campano, festeggiare la sua panchina numero 12 con rappresentativa dei Sultani. Si, avete letto bene: solo dodici partite. E siccome subito dopo la disonorevole eliminazione dell’Italia dalla competizione i nostri dirigenti e lo staff tecnico avevano rimarcato quanto fosse stato poco il tempo a disposizione di Spalletti mentre altri avevano avuto almeno 30 gare a disposizione, forse è il caso di schiarirsi le idee: il nostro ct si è insediato il 1° settembre del 2023, collezionando 14 presenze (e l’eurofiguraccia), mentre a Montella l’incarico dalla federazione turca è stato affidato il 21 settembre del 2023.
Con risultati ora sotto gli occhi di tutti, anche se per l’allenatore non sono mancati i momenti difficili visto che il 26 marzo scorso, dopo il pesante 6-1 rimediato in amichevole proprio con l’Austria battuta martedì sera, venne sommerso di critiche e accusato di "giocare troppo all’italiana".
Bravo Montella a farsi scivolare tutto addosso e a rimboccarsi le maniche senza accampare alibi, tagliando un grande traguardo nella sera in cui gli mancava un leader come Calhanoglu. Questo perché quando si lavora e si crea un gruppo, quando una squadra ha un gioco e mette in pratica le indicazioni del proprio allenatore e quando lo stesso ct ha il coraggio (non accadeva da 60 anni in una partita ad eliminazione diretta del torneo) di schierare contemporaneamente due under 20, i risultati arrivano. Anche se il tempo per lavorare non è tanto. Difesa a cinque, Guler falso nueve, Yilmaz largo: così l’Aeroplanino è diventato un Boeing nei cieli della Germania.
Cento giorni dopo essere stato messo in discussione Montella si è preso la sua rivincita ed ora, Olanda permettendo, sogna una semifinale europea che manca da 16 anni (allora la Turchia fu sconfitta dalla Germania). "Quel 6-1 era una macchia enorme e non vedevo l’ora di liberarmi di quel ricordo - ha ammesso Montella -. Lo spirito mostrato dai ragazzi va oltre la tattica e tutti hanno dato qualcosa in più. Sono orgoglioso del lavoro fatto finora". Già, perché Vincenzino proprio in Turchia sembra essere rinato dopo altalenanti esperienze a Roma, Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan e Siviglia. Con l’Adana Demirspor ottimi risultati, poi la nazionale. "Grazias Montella", gli ha detto in un italiano stentato il presidente turco Erdogan nella telefonata post partita. "Tesekkurler Baskan" (“grazie presidente“) ha replicato l’allenatore che ieri ha dovuto rispondere alle centinaia di messaggi arrivati dall’Italia. "Ho alzato una coppa col Milan, ed è stato meraviglioso. Ma qui si rappresenta un paese intero, fatemi godere questo momento, penso di meritarmelo".
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