Quarti per sole stelle. Yamal-Musiala, è il futuro. L’eterno CR7 sfida Mbappé

Alle 18 Spagna-Germania: le Furie Rosse lanciatissime contro i padroni di casa. Portogallo-Francia (21) è la finale di otto anni fa: Bleus chiamati al cambio di passo.

di LORENZO LONGHI
5 luglio 2024
Yamal-Musiala, è il futuro. L’eterno CR7 sfida Mbappé

Yamal-Musiala, è il futuro. L’eterno CR7 sfida Mbappé

Avrebbero tutti i quarti di nobiltà per essere degne finali dell’Europeo e, in effetti, nelle edizioni passate sono anche state tali, eppure oggi Spagna-Germania e Portogallo-Francia di Euro 2024 sono ’solo’ due sfide dei quarti di finale e, nello specifico, definiranno le semifinaliste della parte bassa del tabellone, quella che ha messo insieme quasi tutte le favorite.

Alla parte alta, quella di Inghilterra-Svizzera e Paesi Bassi-Turchia, ci si penserà domani, non prima di avere ricordato che l’ultimo italiano rimasto in gioco, l’arbitro Daniele Orsato, è stato designato per dirigere la sfida tra Bellingham e compagni e la nazionale di Murat Yakin, sicaria degli azzurri.

Intanto, oggi, il piatto dell’Europeo tedesco si presenta straordinariamente ricco, per una delle giornate più significative del torneo. Si comincia alle 18 a Stoccarda, con i padroni di casa della Germania – oggi formalmente ospite – chiamati a non interrompere il sogno dell’estate tedesca contro quella Spagna che, sinora, ha vinto (unica a riuscirci) tutte le partite nelle quali è stata impegnata, tra gruppo B e ottavi. La Spagna di un formidabile Nico Williams e dell’avveniristico Lamine Yamal, una nazionale capace di segnare 9 reti con 7 marcatori diversi, di far registrare una differenza reti di +8 e con una retroguardia contro la quale il solo Kvaratskhelia è riuscito a segnare.

Il 58,5% di possesso palla e il 91% di precisione nei passaggi sono numeri a corollario che confermano il percorso netto.

Ma la Germania non può sentirsi da meno: 10 reti segnate con 6 marcatori differenti, un Musiala in grande spolvero, una nazione che per questo Europeo si è scaldata da subito, dopo anni di figure piuttosto meste e magoni, non da Germania insomma. E se la ragione dice Spagna, i tedeschi sinora ci hanno messo il cuore, e non è poco.

Alle 21, poi, linea ad Amburgo, dove toccherà a Portogallo-Francia, che fu finale nel 2016 (Spagna-Germania la era stata nel 2008), sfida che mette di fronte due squadre che non hanno brillato. Pur ridondante di talento, la Francia ai quarti è arrivata segnando appena tre gol (due autoreti) e oggi sarà priva dello squalificato Rabiot, ma la formazione di Deschamps è piena di grandi firme, esattamente come quella di un Portogallo che avrà pure faticato a superare la Slovenia agli ottavi, riuscendoci solo ai rigori, ma da Diogo Costa a Cristiano Ronaldo, passando per Leao, Bruno Fernandes e Bernardo Silva, ha un potenziale enorme e un tecnico, Martinez, che probabilmente è quanto di più distante possa esserci da Deschamps. E qui potrebbe trovarsi una delle chiavi della sfida.

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