Siamo tornati a Berlino. E i prezzi sono mondiali
Ci saranno solo seimila tifosi sugli spalti, contro i ventimila degli svizzeri, nonostante il fascino della città dove vincemmo nel 2006: biglietti a 500 euro.
dall’inviato
Trentamila italiani residenti, millecento ristoranti in salsa tricolore, manager e studenti con accento calabrese, veneto ed emiliano. È uno scorcio della “nostra“ Berlino, fra fiumi di birra e fan che indossano maglie azzurre datate, con i nomi di Del Piero e Gattuso stampati in ricordo della finale mondiale del 9 luglio 2006. Molti dei connazionali presenti allora saranno qui a tifare pure stasera, in compagnia di figli che il Belpaese lo vedono solo in vacanza e numerosi supporter in arrivo dall’Italia. Probabilmente non saranno meno di 6mila, ma in numero inferiore rispetto agli svizzeri (che all’Olympiastadion si presenteranno in 20mila), in linea con quanto succeso nelle precedenti partite dove sembrava di giocare in trasferta.
Del resto pure uno dei superstiti della storica notte di Berlino, il capodelegazione Gigi Buffon, ha posto la questione: "Diciotto anni fa ci sentivamo di giocare in casa, ogni stadio, da Dortmund ad Hannover era pieno di italiani". La nazionale si aspetta un regalo dagli spalti questo pomeriggio, quella “partecipazione” capace di caricare il gruppo. La comunità è presente ma i problemi restano: primo perché i biglietti costano davvero tanto (dai 175 ai 250 euro) e poi perché è difficile trovarli. Molti sono nelle mani dei bagarini che, dopo aver aggirato le restrizioni dell’Uefa ieri all’esterno dello stadio chiedevano anche 500 euro. Motivo per cui i più fortunati saranno sugli spalti, gli altri si riuniranno in una delle fan zone cittadine, quella della Porta di Brandeburgo. Che è poi il punto di raccolta principale delle tifoserie di mezza Europa, visto che nella capitale tedesca l’atmosfera dell’Europeo si respira solo da quelle parti e nell’altra sponsorizzatissima fan zone, zona Reichstag. Nelle vie del centro, invece, sono pochi i negozi vestiti a festa; persino trovare gadget e la costosissima mascotte Albart (prezzi che variano dai 15 ai 35 euro) può diventare una piccola impresa. In compenso i colori della grande kermesse calcistica sono su tutti i pullman di Berlino. "Per i tedeschi i veri Europei iniziano stasera – ci spiega Luciana, ricercatrice nel settore farmaceutico che vive a Berlino da 24 anni –. le ultime delusioni non le hanno metabolizzate. Ma per noi italiani è una festa, peccato solo per i prezzi inaccessibili". Pronto a correre alla Porta di Brandeburgo anche Jacopo, guida turistica: "Finisco il mio tour alle 16 e poi con i miei amici tiferò per gli azzurri in uno dei luoghi simbolo di Berlino". Altri sceglieranno pub storici come quello sulla Winterfeldplatz dove si ha un effetto caraibico con la sabbia al posto del pavimento. O c’è chi, come gli italianissimi Loriano e Francesco, proprietari di un ristorante del centro, apparecchierà tavolate all’aperto con vista sui televisori. Nella speranza a fine gara di poter cantare “po-po po po po po-po..“
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