Slovacchia-Ucraina 1-2: Shaparenko e Yaremchuk ribaltano il vantaggio di Schranz

Gli uomini di Rebrov riscattano il ko contro la Romania e restano in corsa a Euro 2024

di MATTEO AIROLDI
21 giugno 2024
La festa dei giocatori ucraini

La festa dei giocatori ucraini

Dusseldorf, 21 giugno 2024 – Ruggito d’orgoglio dell’Ucraina che, dopo l’esordio a dir poco negativo contro la Romania, sconfigge 2-1 in rimonta la Slovacchia e rilancia le proprie ambizioni di passaggio del turno nel girone E di Euro 2024. Tenacia e caparbietà hanno tracciato la rotta seguita dagli uomini di Rebrov sotto la pioggia battente di Dusseldorf: l’Ucraina ha infatti avuto la forza di reagire dopo i primi 20’ di gara dominati dalla Slovacchia, la quale ha creato importantissime occasioni con Haraslin, Hancko e Schranz, capace poi di farsi perdonare siglando di testa l’1-0 slovacco al 17'. Nella seconda parte del primo tempo, i gialloblù hanno infatti alzato il baricentro colpendo il palo con Tymchyk al 34’ e sfiorando nuovamente il pari con Mudryk 2’ più tardi. Dopo l’intervallo, gli ucraini hanno quindi ripreso in mano il bandolo della matassa continuando a spingere con convinzione e al 54’ sono stati premiati dal pari siglato da Shaparenko su cross basso di Zimnchenko. Un guizzo che ha dato ulteriore vigore alla manovra dei gialloblù che hanno ulteriormente aumentato la mole del loro gioco alla ricerca del sorpasso, arrivato a 10’ dalla fine. A dare la scossa decisiva è stato l’innesto di Yaremchuk, il quale prima ha servito Mudryk che ha colpito il secondo palo della gara (al 74’) e poi si è messo in proprio e ha siglato di testa il definitivo 2-1. Una doccia a dir poco ghiacciata per gli uomini di Calzona che nel finale hanno nuovamente provato a gettarsi in avanti ma lo hanno fatto più con i nervi che con l’organizzazione tattica e di conseguenza non riusciti a raccogliere frutti e a rimettere in discussione il risultato.

Le scelte di Calzona e Rebrov

Il ct della Slovacchia, l’italiano Francesco Calzona, punta sullo stesso undici titolare che ha firmato il colpaccio contro il Belgio e lo schiera con il consueto 4-3-3: tra i pali della porta c’è Dubravka, schermato dal quartetto formato da Pekarik, Vavro, Skriniar, Hancko. L’ex milanista Kucka forma invece assieme a Lobotka del Napoli e Duda dell’Hellas Verona il terzetto di centrocampo. Davanti, infine, c’è il tridente d’attacco con Schranz – autore della rete decisiva pochi giorni fa contro il Belgio – e Haraslin ai lati della punta centrale Bozenik. Modulo speculare per l’Ucraina di Rebrov che effettua però qualche correttivo: in porta Trubin prende il posto di Lunin che forma un pacchetto arretrato completato dalla linea di difesa composta da Tymchyk, Zabarnyi, Matviyenko, Zinchenko. Shaparenko e Brazhkosono invece le mezzali ai lati di Shaparenko, mentre Yarmolenko, Dovbyk e Mudryk sono i tre componenti del reparto più avanzato.

Primo tempo

La formazione slovacca con un fitto possesso palla prende in mano la situazione sin dalle prime battute alza costantemente i giri del proprio motore, arrivando a creare una doppia, clamorosa occasione intorno al 10’ minuto prima con la conclusione sul primo palo di Haraslin e poi con la botta al volo a un passo dalla porta avversaria di Schranz, neutralizzata dal secondo eccellente intervento di Dubravka. Senza fortuna anche la velenosa punizione di Hancko, ma il gol slovacco è comunque dietro l’angolo e porta la firma di Schranz, capace, al 17’ e dopo essere stato lasciato troppo solo nel cuore dell’area avversaria, di farsi perdonare il precedente errore sottoporta con un colpo di testa vincente. Il gol mette alle corde un’Ucraina in grosse difficolta e che soltanto attorno alla mezz’ora, sfruttando un comprensibile calo d’intensità della Slovacchia, riesce a farsi vedere per la prima volta dalle parti di Dubravka con il diagonale destro di Tymchyk che, al culmine di un batti e ribatti in area, si infrange sulla base del palo della porta slovacca. La “Dea bendata” volta le spalle all’Ucraina anche al 36’ quando Mudryk, a tu per tu con il portiere avversario, non riesce a superarlo. Sul fronte opposto la slovacca incassa e sa ben gestire il momento di appannamento, spezzando con sapienza i ritmi di gioco fino al rettilineo finale del primo tempo, quando Haraslin pone la sua firma sull’ultima occasione della frazione: un destro a giro che Trubin riesce a neutralizzare deviando la palla in calcio d’angolo con la punta delle dita.

Secondo tempo

Dopo la pausa di metà gara, il gioco riprende senza cambi e con un’Ucraina con piglio propositivo: la prima, grande opportunità della ripresa capita al 51’ sulla testa di Dovbyk che, in piena area e non contrastato, non riesce a inquadrare la porta avversaria su traversone dalla sinistra. È il preludio al pari che arriva 4’ minuti più tardi: tutto nasce da una fulminea ripartenza condotta per quasi quaranta metri da Mudryk e finalizzata da Shaparenko che capitalizza al massimo un cross basso di Zinchenko trasformando una sorta di rigore in movimento. Il gol cambia le carte in tavola galvanizzando l’Ucraina e costringe Calzona ha inserire Benes e Strelec per provare a dare la scossa, ma tre minuti più tardi arriva anche un’altra tegola: un problema muscolare mette infatti ko Hancko. Calzona cerca allora di sfruttare al massimo il secondo slot di cambi inserendo Obert per il compagno infortunato e Suslov per Haraslin. Sul fronte opposto arriva la risposta di Rebrov che sceglie di rivoluzionare il suo attacco con gli innesti di Zubkov e Yaremchuk che sostituiscono Dovbyk e Yaremchuk. L’impatto dell’attaccante del Valencia è devastante, perché al 74’ serve Mudryk che, sugli sviluppi dell’ennesima transizione, colpisce il palo da posizione defilata e poi si mette in proprio addomesticando un lancio contagiri di Shaparenko e superando Dubravka con un tocco morbido che vale il 2-1 ucraino a 10’ dalla fine. Un colpo durissimo da metabolizzare per la Slovacchia, che vede definitivamente sgretolarsi il vantaggio costruito grazie a un ottimo inizio di gara ed è costretta, pur riuscendo a rigettarsi in avanti nello spicchio finale del match, ad alzare bandiera bianca.

Il tabellino

Slovacchia (4-3-3): Dubravka; Pekarik, Vavro, Skriniar, Hancko (dal 66’ Obert); Kucka, Lobotka, Duda (dal 60’ Benes); Schranz (dall’86’ Sauer), Bozenik (dal 60’ Strelec), Haraslin (dal 66’ Suslov). Ct. Calzona

Ucraina (4-3-3): Trubin; Tymchyk, Zabarnyi, Matviyenko, Zinchenko; Shaparenko, Sudakov, Brazhko (dall’85’ Sydorchuk); Yarmolenko (dall’66’ Yaremchuk), Dovbyk (dall’66’ Zubkov), Mudryk (dall’85’ Malinovskyi). Ct. Rebrov

Marcatori: Schranz (17’), Shaparenko (54’), Yaremchuk (80’)

Note – Ammonizioni: Yaremchuk.

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