Spagna show: 3-0 alla Croazia con Morata, Fabian Ruiz e Carvajal

Le Furie Rosse chiudono la pratica già nei primi 45'. I balcanici costruiscono, sprecano e si illudono con il rigore di Petkovic, annullato dal VAR

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
15 giugno 2024

Berlino (Germania), 15 giugno 2024 – L'avventura del Gruppo B a Euro 2024 comincia dall'Olympiastadion di Berlino, dove si sfidano Spagna e Croazia. Proprio come fatto ieri da un'altra candidata alla vittoria finale come la Germania padrone di casa, anche gli iberici chiudono la pratica già al termine di un primo tempo fatto di estremo cinismo e anche un pizzico di fortuna in occasione delle chance trovate dai balcanici, che costruiscono ma non riescono a capitalizzare: Morata, Fabian Ruiz e Carvajal invece sì, per un tris calato nella sola frazione iniziale che indirizza la ripresa e forse l'intero girone. Nella prossima gara la Spagna, che dovrà valutare le condizioni degli acciaccati Morata e Rodri, avrà un esame più probante, quello contro l'Italia, mentre la Croazia, che nel finale si illude con il rigore sbagliato, poi ribattuto nel sacco ma infine annullato di Petkovic, se la vedrà con l'Albania: prima ancora a sfidarsi, nella serata di Dortmund, saranno proprio Italia e Albania, con l'obiettivo di fornire la propria replica alla banda De La Fuente, che pronti, via e fa subito la voce grossa.

La festa dei giocatori della Spagna
La festa dei giocatori della Spagna

Le formazioni ufficiali

De La Fuente si affida a un 4-3-3 aperto da Unai Simon, protetto da Carvajal, Le Normand, Nacho e Cucurella, con Pedri, Rodri e Fabian Ruiz a centrocampo: in attacco invece tocca a Yamal, Morata e Williams. Stesso modulo anche per Dalic, che in porta lancia Livakovic, con Stanisic, Sutalo, Pongracic e Gvardiol in difesa: la mediana annovera Modric, Brozovic e Kovacic, mentre il reparto offensivo vede figurare Majer, Budimir e Kramaric.

Primo tempo

La Spagna comincia a cercare il perno offensivo Morata con lanci lunghi che però non sorprendono la difesa della Croazia. Gli iberici, dopo aver conquistato il pallino del gioco come da copione, provano allora a utilizzare gli scambi corti a centrocampo tra Rodri e Fabian Ruiz, ma il fortino a scacchi regge bene. L'ennesima arma diventa il tiro da fuori: al 7' ci prova Morata con un mancino che però non spaventa Livakovic, che si distende e blocca. L'episodio buono potrebbe arrivare da un piazzato, ma la punizione guadagnata al 10' da Morata (fallo di Sutalo) viene miseramente sciupata da Williams. La Croazia tiene ma rischia parecchio nella costruzione dal basso: al 15' Pongracic rimedia stoppando Yamal, troppo lento e macchinoso. Le prime tracce offensive dei balcanici si vedono al 18', quando un'azione in sfondamento di Majer viene fermata da Cucurella con un fallo: lo stesso numero 7 batte ma senza creare grattacapi ai rivali. La Croazia guadagna metri e occasioni: al 22' Brozovic lancia in velocità Budimir, anticipato all'ultimo da Unai Simon e poco dopo un cross di Stanisic trova la testa proprio del numero 16, che anticipa Le Normand ma non riesce a trovare la porta. Proprio nel miglior momento dei balcanici, la Spagna passa in vantaggio: è il 29' e un recupero alto offre a Fabian Ruiz la possibilità di lanciare in profondità Morata, che a tu per tu con Livakovic non sbaglia. Passano pochi secondi e la Croazia, nonostante il colpo accusato, potrebbe pareggiare con Kovacic, che fa tutto bene fino al limite dell'area, da dove grazia Unai Simon con un mancino da dimenticare. Gol sbagliato, gol subito: proprio con lo stesso piede al 32' Fabian Ruiz, dopo aver ricevuto da Pedri in orizzontale e dopo un doppio dribbling, buca Livakovic con un incrocio micidiale. La Croazia prova ancora la pronta reazione al 33' con una doppia chance: prima Brozovic impegna Unai Simon dal limite e poi sulla respinta si avventa Majer, che colpisce solo l'esterno della rete. Al 36' Le Normand colpisce di testa dagli sviluppi di un corner ma la palla vola via altissima. Al 41' Majer serve Gvardiol, che mette in mezzo un tiro-cross che né Unai Simon né soprattutto Budimir riescono a toccare. Al 45' Kramaric ci prova dalla distanza senza fortuna: Kovacic lo imita, ma il gol lo trova ancora la Spagna al 47' con Carvajal, che sbuca alle spalle di Pongracic e da zero metri insacca il cross di Yamal prima che Oliver fischi due volte.

Secondo tempo

Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi: tra essi c'è Gvardiol, che al 51' prova a riaprire la partita prima di incassare la murata iberica. Come da consuetidine, la Spagna è più concreta, anche se stavolta manca il colpo del ko: il protagonista, al 52', è Yamal, che calcia da posizione defilata ma trova la grande replica a mano aperta di Livakovic. Ne consegue un corner battuto proprio dal numero 19, che trova Morata, che tocca la palla con la coscia senza riuscire a imprimere potenza e precisione. I ribaltamenti di fronte proseguono e al 55' vedono la Croazia rendersi pericolosa prima con Stanisic e poi con Kramaric: nel primo caso è provvidenziale Cucurella, nel secondo Unai Simon. Dopo questo ennesimo rimpianto Dalic apre il valzer delle sostituzioni inserendo Perisic per Budimir: De La Fuente replica gettando nella mischia Dani Olmo per Pedri. I cambi dalla panchina incalzano su entrambi i fronti: da una parte entrano Pasalic e Sucic per Modric e Kovacic e dall'altra un acciaccato Morata e Williams lasciano il campo a Oyarzabal e Merino. Proprio le sostituzioni, unite a un risultato ormai indirizzato, abbassano il ritmo, con il solo neo entrato Perisic che prova a regalare ai suoi una chance per credere in un finale diverso. A entrare è poi Petkovic per Kramaric, ma la musica non cambia: ad attaccare è ancora la Spagna, con Dani Olmo che al 74' prova la botta da fuori, facilmente disinnescata da Livakovic. Al 78' Oliver indica il dischetto per un contatto tra Rodri e Petkovic: della battuta se ne incarica quest'ultimo, che prima incontra la respinta di Unai Simon e poi, su assist di Perisic, insacca, firmando il 3-1 prima che dalla sala VAR tutto venga vanificato proprio per la posizione dell'ex Inter. All'84' Perisic prova a riscattarsi impegnando Unai Simon con un mancino potente ma centrale prima che Rodri si faccia male: al suo posto entra Zubimendi, ma a entrare è anche Ferran Torres per Yamal. Oliver assegna 5' di recupero che, a parte un colpo di testa sballato di Perisic su assist di Brozovic, diventano tutti puro garbage time per una partita di fatto già chiusa al termine di un primo tempo stellare per la Spagna.

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