Svizzera tra guardie e ladri. Prima i droni, ora il furto. Freuler punge gli azzurri

Spy-story nel calcio: drone sopra il campo degli elvetici e furto di pc con analisi tattiche. Incertezza e timori prima di Italia-Svizzera a Stoccarda.

di GIULIO MOLA -
27 giugno 2024
Prima i droni, ora il furto. Freuler punge gli azzurri

Prima i droni, ora il furto. Freuler punge gli azzurri

dall’inviato

Non bastavano le “talpe” azzurre di Luciano Spalletti e la corsa a chiudere i pertugi con spifferi nel ritiro (blindatissimo) di Iserlohn. Un’altra spy-story del pallone agita la lunga vigilia di Italia-Svizzera, in programma sabato a Berlino. Cambia lo scenario, qui siamo a Stoccarda, a poche centinaia di metri dal Gazi Stadion auf der Waldau, lo stadio dei Kickers e campo base degli elvetici dove i calciatori arrivano agli allenamenti pedalando in bicicletta.

Ma negli ultimi dieci giorni è accaduto qualcosa di preoccupante: il 18 giugno sopra il terreno di gioco in quel momento occupato dai rossocrociati è spuntato un drone non identificato, cosa di cui era stata informata la polizia (il velivolo è rapidamente sparito e non è più tornato).

Nelle ultime ore è successo di peggio visto che nell’hotel che ospita la nazionale sono stati rubati tre pc dei match-analyst del ct Murat Yakin.

Un vero e proprio “giallo” quello rivelato dalla Bild perché anche in questo caso è scattata immediata la denuncia alle forze dell’ordine.

Si spera che grazie alle telecamere dell’hotel si possa risalire agli autori del furto anche se il responsabile della comunicazione Adrian Arnold ha chiarito: "Sui tre computer non erano stati salvati i dati utilizzati nel torneo, se voleva essere un sabotaggio è andata male".

In effetti pare che i contenuti dei portatili si riferissero ad analisi generali tattiche su varie nazionali, senza riferimenti a dati sensibili specifici sulla prossima partita contro gli Azzurri.

Ieri il gruppo rossocrociato si è allenato in mattinata, ma col timore di possibili nuovi incursione di spie. A Stoccarda, infatti, c’è la SWR Television Tower, da cui si può salire e godere del panorama della città, campo di allenamento degli elvetici compreso.

Preferisce pensare solo alla sfida di sabato il 32enne Remo Freuler, uno dei sei calciatori che già giocano in Italia e che il campionato di serie A lo conosce bene, fra un passato all’Atalanta e il presente a Bologna: "Questa per me non è una partita normale. L’Italia è entrata nel cuore mio e della mia famiglia, ma questi sono ottavi di finale di un Europeo, non c’è spazio per i sentimenti", le parole del centrocampista.

"L’Italia resta favorita e a noi va bene così, però non abbiamo paura". Poi la punzecchiatura finale: "La sconfitta all’Europeo di 3 anni fa? Dolorosa, ma poi noi siamo andati al Mondiale e loro no...".

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