Under-21, Irlanda-Italia 2-2: Gnonto mattatore con una doppietta

Il numero 10 degli azzurrini trasforma il rigore che impatta il vantaggio firmato da Phillips e poi, all'ultimo secondo, propizia la deviazione nella propria porta di Healy: nel mezzo il gol di Armstrong e un palo ancora del classe 2003

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
21 novembre 2023
Carmine Nunziata (Ansa)

Carmine Nunziata (Ansa)

Cork (Irlanda), 21 novembre 2023 - Il 2023 dell'Italia Under-21 si chiude con un 2-2 maturato proprio agli ultimi secondi: merito di Gnonto, che di testa gira una conclusione di Bove, trovando la beffarda deviazione di Healy verso la propria porta. Un colpo di fortuna che pareggia il match ma anche quanto accaduto poco prima, con il portiere di casa a inchiodare sulla linea di porta il tap-in di Zanotti dopo che proprio Gnonto aveva colpito il palo. Il numero 10 azzurro è il protagonista assoluto, avendo anche realizzato il rigore del primo pareggio, quello che aveva rimontato la rete firmata da Phillips. Poi per la Nazionale di Carmine Nunziata impatta male la seconda frazione, con Armstrong lesto ad approfittarne. Quello che sembrava il colpaccio per l'Irlanda, che sognava il sorpasso nella classifica del Gruppo A verso Euro 2025, diventa invece un'illusione prima appunto del pareggio finale, quello che gela l'indomito pubblico di Cork.  

Le formazioni ufficiali

  Nunziata sceglie un 4-3-1-2 aperto da Desplanches, protetto da Zanotti, Coppola, Pirola e Calafiori: sulla linea mediana ci sono Bove, Prati e Ndour, con Fabbian a supporto della coppia di attacco composta da Esposito e Gnonto. Crawford risponde con un 3-4-1-2 che tra i pali prevede Keeley, con Grehan, Lawal e Garcia MacNulty in difesa. In mezzo al campo ci sono Curtis, Healy, Adeeko e Roughan, mentre a supporto del tandem avanzato formato da Armstrong e Emakhu figura Phillips.  

Primo tempo

  Pronti, via e Desplanches deve immolarsi su un corner che stava per diventare il 'gol olimpico' prima della segnalazione del fallo da parte dell'arbitro. L'Italia fatica a uscire fuori e di fatto nei primi minuti lo fa con il solo Fabbian, bravo a guadagnarsi qualche fallo all'altezza della mediana. Al 9' Emakhu prova a spaventare Desplanches, ma la sua conclusione termina alta. Gli azzurrini provano a farsi vedere prima con Ndour (destro dal limite deviato in corner da Lawal) e poi con Gnonto (spaccata che termina fuori non di molto): niente da fare neanche sui successivi corner guadagnati dalla Nazionale di Nunziata, che poi torna ad accusare una fase di difficoltà sotto i colpi dell'Irlanda, con quello tentato da Armstrong come emblema dei nuovi assalti locali. Al 28' Calafiori ci prova con il destro dalla distanza: Adeeko si oppone con il corpo. Gli azzurrini faticano a rendersi pericolosi e non riescono neanche a chiudere la propria porta: al 31' infatti i padroni di casa passano in vantaggio con Phillips, che manda in rete la precedente conclusione ciccata da Curtis, servito a sua volta da una grande cavalcata sulla corsia mancina di Armstrong. Quest'ultimo continua a essere una spina nel fianco per Pirola, che al 36' viene ancora bruciato dal rivale, che mette in mezzo per Emakhu, la cui conclusione errata diventa un altro assist involontario per un fortunato Phillips: stavolta Prati evita l'ulteriore beffa ai suoi. L'episodio buono per gli azzurrini matura proprio a ridosso del duplice fischio di Tschudi, che al 45' indica il dischetto dell'area irlandese dopo la deviazione di braccio di Lawal sulla botta di Gnonto: proprio quest'ultimo si incarica della battuta del rigore, trasformato con un destro che spiazza Keeley. Gli ultimissimi istanti di una prima frazione non indimenticabile dal punto di vista del gioco sono all'insegna del nervosismo, con in particolare il duello tra Lawal e Gnonto (protagonista di un'esultanza polemica) a riproporsi: va peggio al primo, che incassa anche il giallo dopo aver già causato il penalty che ridà respiro a un'Italia più pratica che spettacolare.

Secondo tempo

  Nunziata lascia negli spogliatoi Esposito, rimpiazzato da Casadei. La mossa, almeno dal punto di vista della cabala, non porta bene agli azzurrini, che al 48' tornano in svantaggio: a segnare è Armstrong, il migliore dei suoi, che si ritrova sui piedi la palla buona per punire Desplanches, prima salvato dal palo e poi castigato dopo una dormita dell'intera retroguardia. Nunziata non ci sta e cambia ancora: fuori un evanescente Ndour e dentro Koleosho, al debutto con l'Under-21 azzurra dopo un passato nelle giovanili di USA e Canada. Proprio il volto nuovo al 64' mette in mezzo un rimorchio interessante: Fabbian, piazzato a ridosso del dischetto dell'area di rigore, scivola sul più bello. L'asse si ripropone al 66' e stavolta il numero 14 riesce a tirare: la botta è però una sorta di telefonata per Keeley, che blocca senza problemi prima di beccarsi un giallo per perdita di tempo. Nunziata inserisce Ambrosino per Fabbian: poco prima i suoi avevano cestinato una potenziale grande occasione in contropiede, con Zanotti a sbagliare la misura del passaggio per Gnonto, che davanti a sé aveva una prateria. Al 79' i rimpianti sono di marca irlandese quando Coppola si imbambola e regala la palla a Emakhu, che penetra in area e tira: Desplanches si allunga e tiene in vita l'Italia. Crawford apre la girandola dei cambi inserendo Kenny per Armstrong, mentre Nunziata la prosegue gettando nella mischia Turicchia per Calafiori. Il nuovo entrato potrebbe essere un fattore determinante per il forcing finale degli azzurrini, che invece non solo non riescono ad alzare il baricentro ma addirittura incappano in qualche disattenzione difensiva di troppo. L'occasione migliore per il pareggio dell'Italia arriva al 90' e nasce dai piedi di Koleosho, che ha avuto un gran impatto sulla partita salvo poi uscire gradualmente dal match: la palla arriva a Gnonto, la cui sventola viene deviata dal palo ma diventa buona per Zanotti, che vede il suo tap-in in caduta bloccato proprio sulla linea da Keeley. Crawford cambia ancora anche per spegnere la verve degli avversari: fuori Roughan ed Emakhu e dentro Adaramola e Murphy. La ruota della fortuna gira al 96', quando un colpo di testa di Gnonto, bravo a intercettare una conclusione di Bove diventata assist, viene deviato beffardamente nella propria porta da Healy, con Keeley stavolta beffato dal fuoco amico e, chissà, magari anche dalle sue tante perdite di tempo su ogni rinvio che avevano cagionato il prolungamento del recupero. Non a caso, appena la palla torna a metà campo, Tschudi fischia tre volte su un 2-2 preziosissimo per l'Italia, che resta in testa al Gruppo A.  

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