Ungheria-Svizzera 1-3: Aebischer trascina gli elvetici al primo successo a Euro 2024

A segno Duah, il centrocampista del Bologna ed Embolo per la selezione svizzera. Inutile il momentaneo 1-2 di Varga

15 giugno 2024
Kwadwo Duah festeggia la rete del vantaggio della Svizzera

Kwadwo Duah festeggia la rete del vantaggio della Svizzera

Colonia (Germania), 15 giugno 2024 – Comincia con il piede giusto la spedizione ad Euro 2024 della Svizzera: a Colonia, la nazionale elvetica rifila infatti un netto 3-1 all’Ungheria all’esordio nel gruppo A. Protagonista assoluto del successo della Svizzera è stato Michel Aebischer: schierato di fatto da trequartista con Vargas largo a sinistra, il centrocampista del Bologna ha iniziato il suo al 12’ minuto, quando – con un imbucata centrale perfetta – ha servito Duah che, scattatato sul filo del fuorigioco, ha freddato Gulacsi. Una fiammata che ha subito sbloccato il match e dato il via al monologo degli elvetici che poi, proprio con il colpo da biliardo del rossoblù, hanno raddoppiato in chiusura di tempo. A inizio ripresa sono poi arrivate sui piedi di Duah e Vargas le occasioni per calare il tris. Errori pagati a carissimo prezzo perché al 66’ Varga, dopo essersi divorato due ghiotte occasioni, ha accorciato le distanze. Con personalità, però, la Svizzera ha saputo gestire il comprensibile calo delle energie e all’ultimo assalto ha chiuso i conti con il 3-1 firmato da Embolo. 

Le scelte di Rossi e Yakin

Il ct dei magiari, l’italiano Rossi, opta per il 3-4-2-1: ci sono Lang, Orban e Szalai a comporre il pacchetto di centrali a protezione dell’estremo difensore Gulacsi. Fiola e Kerkez sono invece gli esterni di un centrocampo completato dai centrali Nagy e Schafer. A Sallai e Szoboszlai il compito di supportare dalla trequarti la punta Varga. Schieramento speculare ma con precetti tattici un po’ diversi per la Svizzera di Yakin che schiera ben sei giocatori di Serie A nel suo undici titolare: in porta c’è l’interista Sommer, che ha davanti a sé Schar, Akanji e il torinista Rodriguez. Widmer, Freuler e Xhaka formano invece il quartetto di centrocampo assieme a Ndoye, il quale ha licenza di alzarsi sulla parte destra della linea di trequarti, dove ci sono anche Vargas largo a sinistra ed Aebischer centrale, dietro alla punta Duah. 

Primo tempo

Avvio di personalità della selezione elvetica, che prende in mano il palllino del gioco e dopo appena 2’ arriva al tiro da posizione invitante con Aebischer, pescato però in leggero fuorigioco al momento della conclusione. L’atteggiamento dell’Ungheria è invece maggiormente attendista: i ragazzi di Rossi riescono infatti ad uscire dal guscio soltanto al 12’, quando, sugli sviluppi di una ripartenza a tutto campo, arriva la prima stoccata magiara affidata a Sallai che, servito da Fiola, calcia alto dal limite dell’area. Un lampo isolato, il quale non scompagina minimamente i piani di gara della Svizzera, che riprende in mano il bandolo della matassa schierando Vargas largo a sinistra ed Aebischer da trequartista centrale. Una scelta tattica che l’Ungheria non riesce a metabolizzare e che paga ottimi dividendi. Proprio dall’imbucata centrale e con il contagiri del centrocampista del Bologna, nasce infatti il gol realizzato al 12’ da Duah, il quale scatta sul filo del fuorigioco e sigla l’1-0 elvetico, inizialmente annullato per possibile offside ma poi convalidato per la gioia dell’attaccante. Il gol legittima quello che è un vero e proprio monologo degli elvetici, che al 20’ sprecano una clamorosa occasione per raddoppiare con Vargas che, dopo aver recuperato un pallone approfittando di un’altra leggerezza difensiva ungherese, si presenta a tu per tu con Gulacsi ma non riesce a trovare la giusta angolazione di tiro per superarlo. Ennesimo spauracchio per una Ungheria frastornata, la quale soltanto dopo la mezz’ora riesce ad alleggerire la pressione e ad alzare il baricentro. Tuttavia, gli uomini di Rossi non riescono a produrre pericoli concreti dalle parti di Sommer (basti pensare che il primo tiro di marca magiara arriva al 40’). Lo stesso non si può certo dire degli elvetici che proprio prima dell’intervallo colpiscono nuovamente grazie allo scatenato Aebischer che questa volta veste i panni del rifinitore e, dopo aver disorientato la difesa avversaria, fa partire un colpo da biliardo dal limite che si infila nell’angolino per il 2-0 svizzero di fine primo tempo. 

Secondo tempo

Dopo l’intervallo, Rossi getta nella mischia Bolla per Lang, con Fiola che scala sulla linea dei centrali. È però la Svizzera a ripartire con miglior piglio e a rendersi pericolosa, al 47’, con la conclusione di Duah, deviata in corner da Gulacsi. Il copione di gara resta insomma invariato rispetto a quello del primo tempo: a fare la partita è sempre la formazione elvetica che al 53’ arriva ad un passo dal tris ancora con Vargas che testa nuovamente i riflessi di Gulacsi con una conclusione dal cuore dell’area, neutralizzata con prontezza dall’estremo difensore avversario. Sono sporadici i cali di tensione degli svizzeri, che però tra il 62’ e il 63’ rischiano di pagare un dazio caro quando Varga si divora in rapida successione di piede e di testa l’1-2. Bastano però 3’ all’attaccante del Ferencvaros per farsi perdonare e accorciare le distanze con un’incornata su traversone dalla sinistra di Szoboszlai, chiave assieme a Sallai del ruggito d’orgoglio dei magiari, che con questo tandem creano spesso superiorità numerica sulla catena mancina. Il match prende così rapidamente quota e arrivano anche diversi cambi: dentro Kleinheisler nell’Ungheria e il terzetto Stergiou-Amdouni-Embolo nella formazione elvetica, che reagisce con prontezza e per ben due volte manca il 3-1 con i tentativi velenosi di Ndoye e Schar. Il match scorre così veloce e arriva in un rettilineo finale molto spezzettato dai fischi arbitrali, in cui l’Ungheria – che passa di fatto al 3-5-2 e prova a sfruttare una maggior freschezza – tenta il tutto per tutto per pareggiare i conti, ma finisce per pagare dazio subendo il definitivo 3-1 da Embolo che, su rilancio lungo di Sommer, approfitta di un errato disimpegno di testa di Orban e insacca il pallone con un tocco morbido.

Il tabellino

Ungheria (3-4-2-1): Gulacsi; Lang (dal 46’ Bolla), Orban, Szalai; Fiola, Nagy (dal 67’ Kleinheisler), Schafer, Kerkez (dal 79’ Adam); Sallai (dal 79’ Dardai), Szoboszlai; Varga. Ct: Rossi.

Svizzera (3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Widmer (dal 68’ Stergiou), Freuler (dall’86’ Rieder), Xhaka, Ndoye (dall’86’ Sierro); Aebischer, Vargas (dal 74’ Embolo); Duah (dal 68’ Amdouni).  Ct: Yakin.

Marcatori: Duah (12’), Aebischer (45’), Varga (66’) Emobolo (90’+ 4’).

Note - Ammonizioni: Widmer, Freuler, Szalai.

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