Incidenti a Marsiglia, Fabio Grosso ferito da una pietra: la partita contro il Lione non si gioca
Prima della gara il Lione allenato dall’ex azzurro campione del mondo è stato preso a sassate dai tifosi dell’OM, ferito al volto. La partita è stata rinviata. Il presidente: “Fabio è sotto choc e ha frammenti di vetro nel viso”
Marsiglia, 29 ottobre 2023 – Se l’Italia ha il problema delle scommesse, in Francia c’è sicuramente un’emergenza di ordine pubblico che non è stata ancora risolta. A farne le spese stavolta è stato Fabio Grosso, allenatore del Lione che stasera avrebbe dovuto affrontare l’Olympique Marsiglia al Velodrome. Invece la partita è stata rinviata per le ferite riportate dall’allenatore italiano, dal suo vice e da alcuni giocatori nell’aggressione subita dai tifosi del Marsiglia. Gli spettatori erano già presenti e sono stati invitati ad uscire dallo stadio dai pannelli luminosi e dagli annunci dello speaker. Una decisione presa in extremis, dopo attente valutazioni anche in materia di ordine pubblico.
Quando il bus della squadra ospite è arrivato allo stadio, un gruppo di presunti tifosi di casa hanno preso a sassate il veicolo, mandando in frantumi metà dei finestrini del lato destro del pullman. Grosso è rimasto ferito al volto ed è uscito dal bus sanguinante, anche il suo vice Raffaele Longo è stato colpito ad un occhio, e diversi giocatori hanno riportato lievi ferite. La gara era in programma alle 20,45: a quell’ora è stato l’annuncio ufficiale, ‘la partita non avrà luogo questa sera’. L’Olympique Marsiglia è allenata da Rino Gattuso. La partita è stata annullata, ma no su richiesta del Lione come era emerso in primo momento.
“Fabio Grosso è in stato di choc, non riusciva a parlare normalmente, aveva dei frammenti di vetro nel viso. Sono furioso, i nostri giocatori, il nostro allenatore, si erano preparati per questa serata, i tifosi volevano vedere la partita”, ha detto a Prime Video il presidente del Lione, John Textor. Precisando anche: “Non ho chiesto io di annullare l'incontro, la Ligue ci ha detto che avrebbero parlato loro con la squadra. I nostri giocatori, il nostro capitano, sono stati incredibili nello spogliatoio, volevano giocare, erano pronti a giocare. La decisione non è dipesa da noi, c'è arrivata quando eravamo fuori dallo stadio. È inammissibile, non è questo il calcio che vorremmo giocare”.
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