Fano I medici minacciano di lasciare il club

Il dottor Manlio Pierboni: "Se non si pagano gli esami clinici non possiamo curare i giocatori e viene meno il nostro compito"

6 febbraio 2024
Fano I medici minacciano di lasciare il club

Fano I medici minacciano di lasciare il club

A Termoli è arrivata la terza sconfitta consecutiva per l’Alma, maturata nei minuti finali e per giunta su rigore, ma più che dal campo ad allarmare la piazza fanese sono le notizie che arrivano dall’interno della società ormai ridotta ai minimi termini. E con una situazione finanziaria pesantissima, dopo che il presidente Mario Russo ha deciso di non pagare le spese di gestione. L’ultima drammatica notizia arriva dallo staff medico che è ormai giunto sul punto di mollare in quanto non riesce più a curare i giocatori a causa dell’impossibilità di pagare gli esami clinici. "Siamo in difficoltà – dice il dottor Manlio Pierboni – in quanto per poter curare i ragazzi abbiamo bisogno prima di sottoporli ad esami che non riusciamo più a fare. In queste condizioni non si è in grado di fare diagnosi e prescrivere cure. Viviamo perciò una situazione che definirei anti-etica e anti-morale, in quanto ci viene in pratica vietata la possibilità di esercitare la nostra professione medica". Se i centri polispecialistici e i laboratori della zona chiudono le porte al Fano, per lo staff medico e per gli stessi giocatori infortunati si pone un grosso problema che può essere risolto solo in un modo: pagando di tasca propria. Come sembra che stia facendo Filippo Scardina, attaccante che risulterebbe tesserato col Fano, e che si sta curando a casa sua a Roma. Una cosa mai vista nell’ultracentenaria storia dell’Alma Juventus Fano, considerato che il dottor Manlio Pierboni è medico sociale del club granata da più di mezzo secolo.

La sosta di campionato di domenica prossima potrebbe servire a trovare qualche soluzione perché altrimenti non si può escludere che sia il dottor Pierboni che il dottor Luca Stefanelli decidano di dire basta anche loro. Una sosta quindi che arriva al momento opportuno per cercare di recuperare gli infortunati Tomassini, Padovani – assenti a Termoli – e Coulibaly che pur stringendo i denti, è riuscito a giocare metà partita. Sempre che, come detto, si riescano a trovare i soldi per continuare a garantire l’assistenza sanitaria ai giocatori. Un po’ come è stato fatto all’ultimo minuto con il noleggio del pullman per la trasferta di Termoli. Certo è che lavorare in queste condizioni diventa difficile per tutti, dal personale societario rimasto allo staff medico, a quello tecnico e ai giocatori che non vogliono mollare. La classifica però inizia a farsi preoccupante perché la quota salvezza è adesso distante 6 lunghezze, un divario che rischia di diventare incolmabile nonostante tutta la buona volontà dei ragazzi di Cornacchini.

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