Fermana, che amicizia con il Pineto. Una sfida nel nome di Della Poeta

Il tifoso abruzzese segue i canarini dal 1984: da lì una storia d’amore e passione che ora torna sugli spalti

5 novembre 2023
Fermana, che amicizia con il Pineto. Una sfida nel nome di Della Poeta

Fermana, che amicizia con il Pineto. Una sfida nel nome di Della Poeta

di Filippo Rocchi

Si avvicina per la Fermana la gara contro il Pineto in programma per domani alle 20.45. Non sarà una trasferta come tutte le altre per i tifosi gialloblù. Infatti tra loro e gli abruzzesi c’è un’amicizia che nasce da lontano, nel 1984. La storia è quella di Valerio Della Poeta. Un tifo d’altri tempi, quando il calcio era una vera passione. Valerio è un pinetese doc, ma nel 1984 si trasferisce a Fermo, nel convitto del Montani. Lasciare la propria terra è sempre difficile, specialmente per lui che era (ed è) profondamente legato alla sua città. Anche perchè aveva iniziato a giocare proprio con la maglia del Pineto. La passione era troppo forte, e nelle Marche non è diminuita. A Fermo trova una seconda casa. Si innamora subito della città e della gente. Il Convitto del Montani e il Bruno Recchioni non sono così distanti, i cori e le urla si sentono anche lì da lui, in Corso Marconi. La curiosità per quella squadra con la maglietta gialloblù è troppo forte e il cuore di Valerio inizia a battere più forte quando si avvicina alla Fermana. "Seguivo la squadra ai tempi di Antonio Bonaldi (indimenticabile bomber gialloblù, ndr) da un buco dietro la porta est. Fu subito un colpo di fulmine. Volevo giocare con quei colori", così racconta Valerio. E con la Fermana ci gioca anche. Dopo diversi provini viene preso. Purtroppo però dura poco. Dopo un anno, viene bocciato al Montani e deve tornare a casa. L’amore per la Fermana però non diminuisce. Gli anni passano, i gialloblù toccano vette che sembravano irraggiungibili e c’è l’avvento dei social. Grazie a Facebook, Valerio si tiene sempre aggiornato sulle sorti della squadra e si tiene in contatto con tanti fermani, che lo riaccolgono come un fratello ritrovato. La prima volta che Valerio riesce a rivedere la Fermana allo stadio è il 24 aprile 2012, non una data a caso per i gialloblù. Questa volta al posto di Bonaldi c’è Jeremias Attadia e al posto del Recchioni il Manlio Scopigno di Rieti. La Fermana batte il Cerignola nella finale della Coppa Italia Dilettanti con un gol all’ultimo secondo e torna in serie D. Dal Lazio fino in Piazza del Popolo è una festa ininterrotta nel pulmino con i fermani: i cori e il ciambellone "co lo vì cotto" avanzato dalla mattina. Valerio si innamora una seconda volta di quei colori. Ora è cresciuto, non c’è bocciatura che tenga, e la Fermana torna a pieno ritmo nella sua vita. Ovviamente senza dimenticare il suo Pineto. Ora è tra gli esponenti del gruppo "I Pinetesi", nato nel 2007, club che vanta parecchi iscritti. I fermani non hanno dimenticato la loro accoglienza nella stagione 1617. Gli striscioni al casello e il pranzo tutti insieme con gli arrosticini prima della partita. Tra l’altro la Fermana ha anche vinto quella partita andando a un passo dal ritorno in serie C, arrivato ufficialmente nella settimana dopo. Ecco perché questa trasferta per i fermani non sarà mai come le altre, specialmente per Valerio.

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