Apoel Nicosia-Fiorentina, le pagelle viola

Poche sufficienze dopo il 2-1 subìto a Cipro

di GIAMPAOLO MARCHINI -
8 novembre 2024
CYPRUS SOCCER

La Fiorentina in campo a Cipro (foto Epa/Chara Savvidou)

Firenze, 8 novembre 2024 – Ecco le pagelle della Fiorentina dopo la sconfitta 2-1 in casa dell’Apoel Nicosia.

Terracciano 6 Al primo squillo dell’Apoel con El Arabi risponde presente, anche se l’attaccante è, tra i dubbi, in fuorigioco. Ma la sua risposta è d’istinto. Resta un po’ fermo nell’occasione del raddoppio dei ciprioti.

Kayode 5,5 - In complicità con Ikone favorisce il vantaggio avversario perché non chiude su Donis, pur dovendo arrivare in diagonale. Si ripete però con Abagna quando calcia addosso a Biraghi, senza liberare. Resta da capire cosa stia succendendo. Questione di fiducia, forse.

Quarta 5 - E’ concentrato sin dalle prime battute e prova anche a salire per alimentare il gioco viola. Poi si fa sovrastare come gli altri dal ritmo degli avversari senza reagire, lui che fa del temperamento uno dei punti forti.

Moreno 5 - L’inizio sembrava incoraggiante. Sembrava, appunto. Poi anche lui si fa travolgere dalla serie di errori in fila nell’occasione del 2-0. Da un suo mancato anticipo si innesca il break letale di Abagna. Dal 57’ Ranieri 6 - Dal suo ingresso la retroguardia balla meno. Ed è un merito.

Biraghi 5 - Fino al momento del pasticcio tutto sommato non aveva demeritato, cercando di scendere sulla fascia. Poi il guaio (in compartecipazione) quando stoppa fortuitamente il pallone che Abagna spara alle spalle di Terracciano. Dal 57’ Dodo

Mandragora 5,5 - Porta il pallone, forse troppo. Il primo vero tiro velenoso è suo e Belec si salva in angolo. Dovrebbe portare velocità ed equilibrio in una partita dove la confusione regna sovrana. Si vede che ancora non è tornato al top dopo l’infortunio

Adli 5 - E’ chiamato a essere il baricentro emozionale del gioco viola che dovrebbe passare tutto dai suoi piedi. Prova ad andare in verticale, senza essere preciso. Si fida troppo delle sue qualità e rischia di fare una frittata quando perde palla e apre una ripartenza risolta da Quarta. Si innervosisce più del normale quando gli avversari gli fanno sentire fisico e tacchetti. E soffre. Dal 46’ Beltran 5,5 - Uno con le sue qualità dovrebbe determinare di più. Ma si fa travolgere dalle difficoltà.

Ikonè 6 - Avrebbe qualità superiore rispetto agli avversari , ma è il solito confusionario. Non segue Donis quando punta l’area e riceve il passaggio di El Arabi, fermandosi. Appare, poco, e scompare, tanto dalla partita, fino al tocco morbido dell’2-1. Non basta.

Richardsson 5 - Il superstite di Torino si piazza alle spalle di Kouame, anche se talvolta avanza più del suo centravanti. Ha la palla buona per il pari, ma il piattone manca di cattiveria. Troppo timido. Non riesce a emergere come le sua qualità permetterebbero. Dal 65’ Bove 5,5 - Non gli si può sempre chiedere di avere l'impatto giusto.

Parisi 5 - Posizione anomala anche per lui, più avanzata rispetto al solito. Dovrebbe puntare l’avversario e giocare sui triangoli, ma poche volte riesce a trovare il guizzo giusto. Troppi errori anche elementari. Dall 68’ Gosens 5,5 - Poche tracce nel marasma.

Kouamè 6 - Sarebbe il più vivace in attacco, ha le prime occasioni, ma le conclusioni non sono indimenticabili. Poi inizia una gara di sofferenza ed emerge dalle difficoltà quando chiude una bella combinazione con Ikone per il gol viola. Come sempre non manca la dose di corsa anche se a volte lo fa a vuoto o con la necessaria convinzione. Ha almeno il merito di provarci sempre anche se la precisione non è il suo forte.

All. Palladino 5 - Toccare gli equilibri è sempre rischioso, ma le scelte appaiono inevitabili, considerate le defezioni pesanti (Kean su tutti) e la necessità di fare rotazioni dopo un super utilizzo. Però la Fiorentina è stata lenta e prevedibile, senza avere la forza necessaria di districarsi con i titolari ’B’ apparsi in difficoltà. Anche l’approccio è stato rivedibile.

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