Beltran non è più un’alternativa. Gud potrebbe entrare in corsa. Gosens torna in corsia mancina
L’islandese destinato a lasciare spazio all’argentino che a Torino è stato di maggiore impatto. Albert dalla panchina ha dimostrato di essere comunque decisivo. In mediana Cataldi e Adli.
I soldati di Raffaele Palladino sono di nuovo tutti a disposizione, stavolta in uno stato di forma che dovrebbe agevolarli in ogni aspetto in vista del delicato impegno contro il Napoli. Il riferimento, in particolare, va a Robin Gosens e Danilo Cataldi: il tedesco, nell’ultimo turno del 2024 contro la Juventus, non è partito dal 1’ poiché stanco e alle prese con i postumi di una gastroenterite, mentre l’ex Lazio - pur sceso in campo dall’inizio a Torino - ha iniziato la sfida con un forte attacco febbrile che gli ha dato tregua solo nelle scorse ore.
A riprova di quanto in casa viola fosse alta la voglia di chiudere al meglio l’anno solare. La stessa, del resto, che c’è anche oggi nel giorno in cui al Franchi fa visita la capolista: per la gara con gli azzurri il tecnico viola, tra l’altro, potrà contare per la prima volta anche su Valentini (per il quale è arrivato ieri in serata il transfert che gli consentirà di sedersi almeno in panchina) mentre con tutta probabilità farà a meno di Martinez Quarta, che non dovrebbe figurare tra i convocati in quanto ormai promesso sposo del River Plate.
Per il resto l’undici che affronterà il Napoli nella speranza di centrare un successo che, con gli azzurri, a Campo di Marte manca ormai dal 2018, non dovrebbe discostarsi molto da quello di domenica scorsa con la Juventus. Il dubbio più grande che Palladino si è trascinato fino alla rifinitura di ieri riguarda la trequarti e in particolare la riproposizione dal 1’ di Gudmundsson: le recenti performance dell’islandese hanno lasciato alquanto a desiderare mentre il Vikingo ha avuto un felice impatto sia a Guimaraes che a Torino e dunque stavolta sembra avere qualche chance in più di figurare nella formazione di partenza.
Sul resto della squadra, persistono pochi dubbi: De Gea presidierà i pali con davanti a sé la classica linea a quattro costituita da Dodo, Comuzzo, Ranieri e Gosens mentre in mediana accanto all’intoccabile Adli ci sarà Cataldi (non sembra per adesso prendere corpo l’ipotesi di un centrocampo a tre, mai peraltro testato con convinzione al Viola Park).
In attacco infine, detto del perno dietro Kean, gli esterni in vantaggio sono Colpani e Sottil, che va a caccia di un’altra prova maiuscola dopo quella con la Vecchia Signora.
Andrea Giannattasio
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