L'addio al calcio di Claudio Ranieri. I successi in viola e quegli striscioni per l'addio

Rapporto controverso per diversi anni con la piazza fiorentina. I successi e poi i dissapori nel giro di poco tempo tra il 1993 e il 1997. Giovedì sera il tecnico romano chiuderà la sua carriera proprio contro la squadra viola

di ALESSANDRO LATINI
21 maggio 2024
Claudio Ranieri da allenatore viola (Foto: ACF Fiorentina)

Claudio Ranieri da allenatore viola (Foto: ACF Fiorentina)

Firenze, 21 maggio 2024 - Quella di giovedì sera contro la Fiorentina - guarda il destino... - sarà l'ultima partita da allenatore della carriera di Claudio Ranieri. Il tecnico romano lo ha comunicato in serata tramite i canali social del Cagliari, club con il quale ha ottenuto gli ultimi due miracoli calcistici con la promozione dello scorso anno e la salvezza ottenuta domenica sul campo del Sassuolo. Ranieri è passato alla storia per l'impresa alla guida del Leicester nella stagione 2015/2016, vincendo una Premier League contro ogni pronostico e contro i blasonatissimi e ricchi club inglesi. In carriera ha allenato altre grandi squadre europee. Il Valencia (con il quale ha vinto una Supercoppa Europea e una Coppa di Spagna), il Chelsea, l'Atletico Madrid, il Monaco, il Nantes, il Fulham, il Watford, la nazionale greca e tantissime squadre italiane, fra cui quasi tutte le big. Napoli, Juventus, Roma e Inter, poi ancora il Parma e la Sampdoria. L'inizio e la fine della carriera a Cagliari.

In mezzo l'avventura alla Fiorentina. Arrivò nell'estate dolorosa del 1993, subito dopo la retrocessione in Serie B. Campionato cadetto vinto al primo colpo, poi due stagioni da protagonisti in Italia e in Europa. La Coppa Italia del '95/'96 con il trionfo di Bergamo, dopo un percorso netto di sole vittorie. Poi il trionfo nell'estate successiva nella Supercoppa Italiana, con la doppietta di Batistuta ad annichilire Baresi e il Milan. Indimenticabili certe notti europee in Coppa delle Coppe, con la cavalcata fermatasi soltanto in semifinale per mano del Barcellona di Ronaldo e non senza recriminazioni. Il gol di Batistuta che zittì il Camp Nou, il ritorno nervoso dopo due arbitraggi discutibili. Ricordi indelebili nella memoria dei tifosi.

Il suo rapporto con Firenze e i fiorentini si concluse in modo ruvido. Passati alla storia un paio di striscioni della Curva Fiesole il giorno dell'ultima partita alla guida della Fiorentina (26 maggio 1997, Fiorentina-Reggiana 3-0). "Ranieri sì, ma la sorbetteria" e poi ancora "Ranieri fai l' ultima magia: sparisci". A testimonianza di un rapporto ormai logorato. Nel recente passato però i dissapori sono stati dimenticati e al Franchi da avversario è sempre stato applaudito. A Ranieri è stato riconosciuto anche da tutti i tifosi viola di essere un signore vero del calcio italiano. Un gentlemen, mai sopra le righe. Al di là dell'aspetto tecnico, forse quello che conta di più.

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