Conference League, ancora una serata amara per la Fiorentina. Ciclo finito, Italiano verso l’addio
Sconfitta amarissima, un anno dopo quella di Praga. La rabbia dei tifosi, ora da dove si riparte?
Atene, 30 maggio 2024 – Come un incubo ricorrente, la Fiorentina perde la sua terza finale in due stagioni, la seconda di Conference League. Il successo dell’Olympiakos con il gol di El Kaabi nei supplementari sancisce di fatto la fine di un ciclo, quello della Fiorentina di Vincenzo Italiano. Comprensibilmente amareggiato, il tecnico viola (al quale va comunque riconosciuto il merito di averla portata la Fiorentina giocarsi tre finali in due anni), ha rinviato a un prossimo incontro con il presidente Commisso la decisione per il futuro, ma è sempre più probabile un addio. Una scelta che sarebbe stato probabilissimo anche in caso di vittoria, ma certo sarebbe stato un altro modo di congedarsi.
La Fiorentina di Atene ha fatto la partita per lunghi tratti (salvo calare fisicamente nella ripresa e nei supplementari) ma ancora una volta non è stata concreta sotto porta e ha commesso un errore difensivo (Ranieri anticipato nell’azione del gol da El Kaabi. Forse troppo convinta di vincere (e in effetti l’avversario è parso modesto e questo aggrava il giudizio sui viola) la Fiorentina non ha avuto la forza di schiacciare i greci. Sono mancati i protagonisti più attesi: su tutti Nico Gonzalez che ha deluso come spesso accade nelle sfide decisive. Belotti non pervenuto, Bonaventura si è divorato un gol, Kouame idem. Da salvare Terracciano, Milenkovic, Quarta e Dodo. I cambi di Italiano non hanno ravvivato un granché una squadra che dopo il primo tempo si è andata gradualmente spegnendosi.
A fine partita, la rabbia dei tifosi viola che hanno chiesto ai giocatori il rispetto della maglia viola. Un epilogo amaro per questo ciclo, ma adesso da dove si riparte?
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