Conference League, Fiorentina-Pafos 3-2: terzo successo per i viola
Dopo la sconfitta con l'Apoel, riprende il cammino della banda Palladino: segnano Kouamé, Goldar nella sua porta e Martinez Quarta, che poi si fa male. Per i ciprioti vane le illusioni firmate Jairo e Jaja
Firenze, 28 novembre 2024 – Dopo la sconfitta contro l'Apoel, l'unico inciampo dopo le vittorie contro Tns e San Gallo, la Fiorentina rialza la testa contro il Pafos, che per la verità ci mette molto del suo, facendosi male da solo prima con il goffo rinvio di Luckassen che colpisce Kouamé e poi con l'autorete di Goldar nel tentativo di anticipo proprio sul numero 99, una delle tante seconde linee che Palladino lancia per il quarto impegno di Conference League. Nel corso della ripresa i ciprioti danno segnali di vita con il gran tacco di Jairo, che dimezza momentaneamente lo svantaggio prima del tris calato da Martinez Quarta, costretto poco dopo a lasciare il campo per un problema fisico tutto da verificare in vista dei prossimi impegni. In realtà, ancora una volta nel corso del match i viola mostrano falle in difesa dettate forse dall'eccessiva fiducia di aver già chiuso i giochi, consentendo così a Jaja di accorciare ancora le distanze, dando speranze ai suoi di ultimare la rimonta nei 5' di recupero. Invece non succede più nulla e così la Fiorentina, seppur con il fardello delle due reti incassate che con l'attuale format possono pesare parecchio, vince e si dà appuntamento al 12 dicembre giorno della sfida interna, la seconda di fila, contro il Lask.
Le formazioni ufficiali
Palladino sceglie un 4-3-3 aperto da Terracciano, protetto da Dodò, Comuzzo, Pongracic e Parisi, con Martinez Quarta, Mandragora e Beltran a centrocampo e il trio Ikoné-Kouamé-Sottil in attacco. Carcedo replica con un 5-4-1 che tra i pali vede Ivusic, con Bruno, Goldar, Luckassen, Pileas e Dragomir in difesa: in mezzo al campo ci sono Correia, Pepe, Sunjic e Tankovic, con Jairo come unica punta.
Primo tempo
Al 3' Kouamé prova l'eurogol direttamente da calcio d'angolo: l'intenzione è buona, ma l'esecuzione decisamente no. Il Pafos replica con un traversone impreciso di Correia a chiusura di una fase di possesso palla dei suoi. Al 12' Jairo riconquista palla all'altezza della trequarti e serve Sunjic, la cui conclusione finisce alta ma non di molto. Sul ribaltamento di fronte Ikoné cerca una traccia filtrante per Kouamé, che da posizione defilata non trova il bersaglio prima di guadagnare un corner che però non genererà pericoli dalle parti di Ivusic, chiamato al 21' a neutralizzare una conclusione tutt'altro che irrisistibile di Sottil. Il Pafos cresce e si rende pericoloso due volte tra il 25' e il 26', quando prima Jairo supera Comuzzo e va al tiro, deviato in angolo da Pongracic, e poi Correia crossa per Tankovic, che manca il contatto con una sfera che circola in maniera pericolosa nell'area viola. La Fiorentina prova a rispondere con Ikoné, ma la precisione è ancora lontana. Al 34' Beltran viene murato al momento del tiro dopo un batti e ribatti nell'area cipriota: lo stesso destino tocca a Dodò, che si invola in contropiede ma viene chiuso da Pileas. Al 38' va invece a bersaglio Kouamé, che con un rimpallo fortunato dopo il tentativo di rinvio di Luckassen capitalizza un'azione avviata da Ikoné e rifinita da un cross di Dodò. La reazione del Pafos è in un'azione stoppata dalla coppia Ikoné-Sottil prima che Parisi si ripeta su Correia e il suo affondo. Nell'ultimo dei 3' di recupero concessi dall'arbitro Eskas servono invece i guantoni di Terracciano per respingere la botta dalla distanza di Pepe sulla quale cala il sipario sul primo tempo.
Secondo tempo
La prima chance della ripresa capita sui piedi di Beltran, che controlla male e non riesce a calciare il bel cross di Parisi, che torna in controllo della sfera e tira, senza precisione. Il 2-0 è rinviato di pochi minuti, perché al 53' Goldar in scivolata beffa Ivusic nel tentativo di anticipo di Kouamé, cercato da un cross di Sottil. Il Pafos è stordito e prova a reagire con un tiro di Bruno che al 58' finisce alto. Palladino, chiusa la pratica, mette mano alla panchina: salgono Kayode, Bove e Moreno e scendono Dodò, Beltran e Comuzzo. Al 67' proprio Bove prova a chiudere al meglio una ripartenza ma, in un eccesso di egoismo, va al tiro (totalmente sballato) anziché provare a servire un compagno meglio piazzato. La Fiorentina non cala il tris e, a sorpresa, il Papos riapre la contesa al 68', quando Jairo gira di tacco il cross di Bruno. Palladino vara subito la contromossa, affidandosi all'esperienza di Biraghi per Sottil. Nonostante la doccia gelata, la Fiorentina torna in attacco al 70', quando Ikoné con un filtrante lancia Madragora a tu per tu con Ivusic, che lo ipnotizza. rimpianti del Franchi durano poco, perché al 73' Martinez Quarta, che poco dopo lascia il campo per infortunio a Rubino, cala il tris con un'incornata perfetta su cross di Kayode. Carcedo prova a cambiare qualcosa: dentro Quina, Jaja e Anderson Silva e fuori Pileas, Correia e Jairo. Dopo una fase di resa apparente, all'87' il Papos si rifà ancora sotto proprio grazie ai cambi: Jaja insacca poco dopo che Tankovic, poi rilevato da Ilia, si era divorato di testa la chance di ridurre il gap. Carcedo inserisce anche Name per Pepe per dare ancora più vigore all'inatteso ritorno in partita dei suoi da ultimare nei 5' di recupero. Invece non succede più nulla e così, con qualche brivido di troppo specialmente per una punizione all'ultimo secondo, la Fiorentina vince la partita e rilancia le proprie ambizioni dopo la sconfitta contro l'Apoel.
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