Conference League, Italiano: "Dispiace ma i ragazzi hanno dato tutto"
"Futuro? Dopo la partita contro l'Atalanta vedrò la dirigenza e decideremo"
Atene (Grecia), 29 maggio 2024 – Per il secondo anno di fila la Fiorentina si arena a un passo del traguardo in Conference League. A infrangere il sogno europeo dei viola, a 4’ dal termine dei tempi supplementari, il gol di testa e in acrobazia di El Kaabi, al 33° sigillo stagionale (11° in Conference di cui è stato il capocannoniere) che ha regalato la coppa all'Olympiacos, mettendo il punto esclamativo su una partita estremamente equilibrata e che ha lasciato poco spazio allo spettacolo forse anche per via del peso della posta in palio. Alla formazione toscana resta il rammarico di non aver sfruttato alcune occasioni ghiotte come quelle capitate al 21 sui piedi di Bonaventura e al 69’ a Kouamé. Rammarico e amarezza che sono tangibili nelle parole di mister Vincenzo Italiano, a fine partita, ai microfoni di Sky Sport: “Dispiace perché è la seconda volta in due anni e perché anche oggi abbiamo avuto diverse situazioni per far gol e portarci in vantaggio e poi alla fine per pareggiarla, con Ikoné. I ragazzi hanno fatto tutto quello che c’era da fare. Hanno lottato, sudato, avuto situazioni per segnare. Abbiamo giocato contro una squadra che non ti permette di giocare belle partite, perché il portiere rilancia sempre e devi conquistarti il pallone con duelli in mezzo al campo. Mettendo da parte l’analisi della gara, dispiace perché per l’ennesima volta non meritiamo di perdere una partita del genere. Si sarebbe potuto proseguire andando ai rigori. Per me è una grande delusione, perché è la terza finale che giochiamo come si dovrebbe giocare. Forse non abbiamo ancora la giusta malizia, scaltrezza e maturità per portare a casa una vittoria in una partita così importante, secca, che non ti dà modo di replicare. Mi spiace per i ragazzi, ma questo è il calcio. Bisogna accettare anche queste sconfitte”.
Nonostante il ko, però, Italiano non ha nulla da rimproverare alla squadra: “Conosco i ragazzi. Erano tutti pronti, preparati, concentrati. In queste partite c’è anche la variabile dell’avversario che hai davanti. Si può anche non incidere nel modo che si vorrebbe. Penso che tutti quelli che sono scesi in campo oggi abbiamo dato tutto quello che potevano dare. Non è andata come speravamo tutti. Ripeto, abbiamo avuto diverse situazioni per gioire prima di loro. Evidentemente ci gira male in queste finali, in cui non riusciamo a trovare quello spunto che abbiamo di solito. Conosco i miei ragazzi: hanno tutti molta voglia di fare ed è una grande delusione. L’ho detto anche a Ceferin, che una seconda sconfitta di fila nei minuti finali fa male”. Questo ko potrebbe rappresentare la fine del ciclo sulla panchina viola del tecnico nato in Germania, che però non ha voluto sciogliere le riserve sul futuro: “Perdere fa male. Arrivare in fondo per due anni di fila è un merito, ma poi bisogna alzare la coppa e noi non ci siamo riusciti. Anche questo fa parte di un processo. Il cammino viene un po’ macchiato dal fatto di vedere vincere gli altri. Dispiace vedere piangere i ragazzi, perché ci credevamo ed eravamo convinti di potercela fare. Futuro? Anche io vivo di emozioni e in questo momento sono troppo deluso, amareggiato e deluso. Ero il primo a crederci insieme ai ragazzi. Adesso abbiamo un’ultima partita a Bergamo e poi mi incontrerò con la dirigenza e vedremo”.
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