Corvino e Mencucci. Il ’nemico’ fatto in casa
La squadra viola chiamata alla partita del riscatto contro il Lecce dei due ex. Il mercato di Pantaleo, le scelte dell’ad: poi lo strappo e le tensioni con Rocco.

Il ds del Lecce, ex viola, Corvino
Avrebbero sicuramente sperato di incontrarsi in un altro momento. Magari con una classifica migliore e una buona dose di polemiche in meno. Il riferimento va alla Fiorentina e alla coppia di "fratelli coltelli" (o "cugini assassini", sportivamente parlando sia chiaro) del Lecce formata da Pantaleo Corvino e Sandro Mencucci. Due che la storia della società viola l’hanno scritta eccome - tra qualificazioni in Champions con la prima squadra e trofei vinti con settore giovanile e club femminile - e che adesso, con risorse decisamente ridotte e tutt’altri obiettivi, sognano di centrare in Salento la terza salvezza consecutiva con il monte ingaggi più basso di tutta la Serie A (12 milioni lordi).
Per il ds e l’amministratore delegato giallorossi quella del Franchi non potrà essere una gara come le altre. E questo non solo per il lungo passato condiviso a Firenze sotto la gestione Della Valle (sono stati in tutto dieci - divise in due esperienze - le stagioni di Corvino alla guida dell’area tecnica, ben diciassette invece gli anni dell’ex CEO nei quadri dirigenziali) ma anche per l’importanza che riveste l’appuntamento di dopodomani, 90’ che possono da un lato segnare il futuro di Palladino in viola e dall’altro gettare ancora più in crisi una squadra, quella di Giampaolo, in grado di vincere una sola delle ultime sei gare.
Certo, tra i due dirigenti e l’attuale proprietà di storie tese ce ne sono state eccome. Anche se poi - e lo si è intuito bene con il milionario affare Pongracic portato a termine questa estate - alla fine ha trionfato la via della diplomazia. Il riferimento in particolare va a quando, in occasione della cena di Natale del 2023 organizzata dall’Ordine dei commercialisti al Viola Park, Mencucci fu escluso per un veto esplicito da parte della Fiorentina. Acqua passata, per fortuna. Visto che adesso quello che conta davvero sono solo i tre punti di platino in palio tra poco più di 48 ore. E chissà che in futuro Fiorentina e Lecce non tornino a imbastire altri affari.
Andrea Giannattasio
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