“Il David più amato di Firenze”. Dalla Puskas al tiro di Vlahovic, il monumentale De Gea

L'estremo difensore spagnolo ha sfoderato l'ennesima prova super, stavolta contro Vlahovic e la Juventus. Sono già diverse le perle della collezione

di ALESSANDRO LATINI
30 dicembre 2024
David De Gea (Foto Germogli)

David De Gea (Foto Germogli)

Firenze, 30 dicembre 2024 – "Orgoglioso di avere questa maglia sulla schiena". La domenica di David De Gea si conclude così. Con un post sui suoi seguitissimi social. A corredo una serie di immagini della partita contro la Juventus, una foto di squadra e un abbraccio con Sottil. La copertina se l'è presa stavolta il numero 7. Gol decisivo. Bello. Come importante è stato quello di Kean. Ma allo 'Stadium' ha brillato di nuovo la stella di De Gea. Non una novità, certo, ma ancora non abbiamo imparato del tutto a rimanere impassibili davanti a certe parate. Sui social qualcuno lo ha ritratto intento a tirare su un muro con mattoni e cemento davanti alla porta. Ieri sera Thuram lo ha infilato due volte, ma non poteva davvero farci niente.

Piuttosto se lo sarà sognato Vlahovic, alla ricerca ancora del primo gol contro la Fiorentina. Lo ha assaporato in passato (gli fu annullato per fuorigioco dal Var nelle scorse partite) mentre ieri sera si è scontrato con un gigante Comuzzo, che gli ha concesso solo un pallone. Il serbo si è liberato in area, si è coordinato e ha lasciato partire un siluro sul primo palo. Sarebbe stato gol con di fronte tanti altri portieri. Con De Gea no. Reazione micidiale e manona messa lì dove serviva. Poi qualche minuto di apprensione per la caduta sul gomito, ma alla fine - come ha detto lui - "è andato tutto bene". Nella ripresa ottima parata (seppur centrale) sul colpo di testa di Gatti e nuovo super intervento di piede in pieno recupero su Conceicao, quando la Juventus cercava disperatamente di tornare avanti.

Portiere e centravanti, lo si è detto spesso, nella costruzione della squadra fanno la differenza. I vecchi adagi del calcio sbagliano raramente. Kean è salito a 15 gol stagionali, De Gea ha messo insieme l'ennesima prova super. Si capì già da agosto che faceva uno sport diverso con le parate contro la Puskas Akademia nel preliminare di Conference League. I due rigori respinti contro il Milan e tante altre grandi prestazioni gli sono valsi l'appellativo di 'David più amato di Firenze'. Non semplice ribaltare certe gerarchie. Come dimenticare poi la parata in pieno recupero salva risultato a 'Marassi' contro il Genoa? Quella mano a volare sotto l'incrocio è diventata uno scatto iconico. E le tre parate ravvicinate a Como? Altro momento di grande scuola. Le perle della collezione sono già tante. Anche se quella respinta sul tiro di Vlahovic vale davvero qualcosa in più.

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