Juventus-Fiorentina, Palladino: "Punto che pesa, lo dedichiamo ai tifosi. Kean può crescere ancora"
Il tecnico della Fiorentina analizza la buona prestazione in casa della Juventus. Alla fine è arrivato un pareggio per 2-2 che ha un dolce sapore
Firenze, 29 dicembre 2024 - Un pareggio dolce, che somiglia molto a una vittoria. Il gol di Sottil quando ormai il recupero era vicino ha regalato il punto che la Fiorentina ha sperato di prendere per tutto il secondo tempo, dopo il raddoppio di Thuram. Prestazione gagliarda da parte dei viola. Qualche errore, certo, ma anche la voglia di non soccombere. Merito di un grande De Gea (mostruosa la parata nel primo tempo sul tiro di Vlahovic) e di un gruppo che ha voluto riprendere la propria marcia dopo due sconfitte consecutive. Insieme alla squadra anche Edoardo Bove, sempre al fianco di mister e compagni. Questa l'analisi di Raffaele Palladino nel dopo gara. "Abbiamo fatto una grande prestazione, dobbiamo essere in grado di fare queste partite con coraggio. Loro hanno grande forza fisica in mezzo al campo, mi è piaciuto molto lo spirito. Questo pareggio lo dedichiamo ai nostri tifosi presenti oggi e a quelli che non c'erano, ma che ieri ci hanno dato una grande carica alla partenza. Il punto è anche di Edo Bove che è sempre con noi". Quanto pesa questo pareggio?
"Il pareggio pesa tanto, per la qualità messa in campo, per il coraggio e perché siamo andati sotto due volte in uno stadio difficile contro una grande squadra. Mi è piaciuto tutto. E' vero che senza Edo un po' di equilibrio si è perso ma quello è compito mio. Purtroppo non riusciamo ad allenarci molto a causa delle tante partite, dopo il Napoli potremo fare qualche allenamento in più". Cosa non le è piaciuto della sua squadra?
"Le due partenze nei tempi non mi sono piaciute. All'inizio siamo partiti timorosi, non bravi nella gestione. Dopo il gol ci siamo sbloccati. Non bisogna prendere lo schiaffo e poi reagire, bisogna entrare subito in partita. Il secondo gol è stato più casuale. Sono dettagli sui quali dobbiamo lavorare, ma sono contento della prestazione di tutti. Questo è un punto che vale tanto per noi, per la società e per tutta la città". Cosa ha fatto per cambiare completamente Kean?
"Ha lavorato tanto durante il ritiro con carichi di lavoro importanti. L'ho chiamato in estate, è stato il primo che ho cercato. In lui vedevo e vedo qualcosa, lo avrei voluto anche al Monza. Gli ho dato amore e fiducia, poi il merito è tutto suo. Può continuare a crescere perché ha ampi margini di miglioramento".
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