Fiorentina-Cagliari 1-0, le pagelle viola
Cataldi sugli scudi, Kean deve ricaricare le pile. Ecco chi sale e chi scende
Firenze, 9 dicembre 2024 – Le pagelle di Fiorentina-Cagliari.
De Gea 6,5 - Salva in avvio con un grande intervento una conclusione pericolosa di Makoumbou, che però era in fuorigioco. Per il resto sorveglia con tranquillità ogni possibile situazione pericolosa, uscendo sempre con scelte di tempo giuste.
Dodo 6,5 - Corre, corre e corre. Mai a vuoto. Può non essere sempre preciso, ma come fai a rinunciare al suo contributo. Con Augello ingaggia una serie di duelli in velocità che il brasiliano vince. Più complicato quando entra Luvumbo e sono subito scintille.
Comuzzo 7 - Un’altra prestazione solida e ordinata per il giovane difensore che non trema quando cambiano gli avversari diretti. Ma l’aspetto che sorprende di più è la personalità che mostra, dando anche indicazioni a colleghi più esperti che annuiscono.
Ranieri 7 - Tiene linea ormai con consumata esperienza, sorvegliando Piccoli e con mestiere sbroglia situazioni difficili. Ma soprattutto stringe i denti per tutta la partita dopo una botta presa alla gamba che lo tormenta. Nessuno se ne accorge.
Gosens 6 - Slegato da compiti di marcatura, si propone con maggiore continuità ma non riesce a incidere come vorrebbe anche perché è poco servito e poco ispirato. E allora si mette al servizio della squadra, partecipando a tamponare la manovra degli avversari.
Adli 7 - Compassato, sempre testa alta, padrone della situazione anche con le difficoltà di trovare una sponda o anche un movimento dei compagni, spesso solo sulla carta. Appena può dare sfogo al suo estro nasce sempre un pericolo. Dal 67’ Richardson 6 - Entra bene in partita e porta il suo contributo.
Cataldi 7,5 - Sembra qui da una vita. E’ entrato, infatti, in sintonia con l’ambiente viola in poco tempo. La sua sensibilità va ben oltre il perimetro del campo di gioco e quella dedica speciale per Bove non è la conferma. In questa occasione resta a presidiare la zona con compiti ben precisi: dare ordine e protezione. Ha il grande merito di seguire l’azione che trasforma nel gol che decide la gara con un tocco preciso.
Ikoné 5 - Hai sempre la sensazione che possa essere la volta buona e per i primi dieci minuti pare proprio così. Ma alla fine la giocata gli resta sempre incompiuta, nonostante le qualità tecniche che non si discutono. Ecco perché fa ancora più strano non vederlo incidere. Esce comunque tra gli applausi che Palladino con grandi gesti chiede alla tribuna. Segno che sul francese lui continua a puntarci. Dal 56’ Colpani 5,5 - Dovrebbe dare vivacità sulla corsia, ma si fa notare più in fase di ripiego.
Beltran 6,5 - Fa un gran lavoro di copertura abbassandosi anche sulla linea mediana quando Marin e Makoumbou si affacciano sulla trequarti. Si sacrifica, lasciando qualcosa in fase di costruzione, ma lui c’è sempre. Dall’83’ Parisi sv.
Sottil 6,5 - E’ in fiducia e si vede. All’inizio è tra i più intraprendenti e sulla sinistra le sue incursioni non sono mai banali. Durante il primo tempo è quello che cerca sempre di puntare l’uomo e di suggerire per i compagni. La ripresa è più confusionaria. Dal 67’ Gudmundsson 6 - Minuti importanti sulla via del definitivo recupero.
Kouame 5,5 - Luperto non lo perde di vista un attimo e fa valere la prestanza fisica, mettendolo spesso in difficoltà. Lui prova a sfruttare la velocità con risultati alterni. Non è Kean e nessuno gli chiede di esserlo. Ma più determinante sì. Dal 56’ Kean 5 - Giornata no per il giocatore del mese di novembre. Deve ricaricare le pile e si vede.
Allenatore: Palladino 7 - Quando una squadra porta a casa una partita non bella, psicologicamente difficile, senza essere brillante vuol dire che la solidità del gruppo è quella qualità in più che ti spinge in alto. Così arriva l’ottava vittoria consecutiva in campionato e non può essere un caso. Anzi. Nonostante le tante defezioni la sua squadra va oltre le difficoltà fornendo una prova corale di grande sostanza.
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