Fiorentina-Ferencvaros, Italiano: "Gioca Christensen, vogliamo fare bottino pieno. Biraghi sta meglio"

Il tecnico gigliato presenta la sfida contro gli ungheresi all'interno del Media Center del Viola Park

di ALESSANDRO LATINI
4 ottobre 2023
Fiorentina-Ferencvaros, Italiano durante la conferenza stampa (Germogli)

Fiorentina-Ferencvaros, Italiano durante la conferenza stampa (Germogli)

Firenze, 4 ottobre 2023 - Tempo di Conference League per la Fiorentina, pronta ad affrontare il Ferencvaros nella seconda giornata della fase a gironi. Vincenzo Italiano parla così nella conferenza stampa della vigilia: "E' una gara molto importante, la prima in casa di questo girone. Dobbiamo cercare di ottenere il massimo, cercando di riproporre le ultime prestazioni, ovvero gare di livello importante cercando di essere più continui durante la gara. La classifica richiede un'accelerata. Dobbiamo sfruttare il nostro entusiasmo e l'inerzia che si è creata. Vogliamo il bottino pieno, rispettando il nostro avversario che ha più punti in classifica e un allenatore importante come Stankovic". In porta continua con l'alternanza? Come sta Biraghi? "Continuiamo con l'alternanza, domani gioca Christensen che sta crescendo. Si sta ambientando, continua il suo percorso con i nuovi metodi di lavoro, ma domani sarà lui a difendere la porta. Biraghi ha una caviglia molto migliorata, oggi si è allenato in gruppo e domani valutiamo se può essere della partita. Mi auguro di sì perché qualcuno ha bisogno di rifiatare, lui è fresco e può dare tantissimo. Senza contare che fra pochi giorni rigiochiamo in campionato". Può incidere il giorno in più di riposo che ha avuto il Ferencvaros? "Non credo che un giorno in più possa incidere. Chi è impegnato in queste competizioni ormai riesce a trovare il modo di mettere in campo calciatori che possono fare prestazione. Non vogliamo alibi o scuse, ventiquattro ore si possono recuperare rispetto agli avversari". Cosa pensa di Stankovic? "Siamo stati spesso avversari, è stato un piacere affrontarlo nella Lazio e nell'Inter. E' un piacere enorme anche essersi trovati in panchina. E' una grande persona, abbiamo amici in comune. So che è contento della squadra che sta allenando. Ha portato entusiasmo e idee, lo saluterò molto volentieri". Cosa ha chiesto alla squadra? "Stamani abbiamo approfondito per la prima volta questa partita. Ho chiesto di approcciarla come le ultime gare. Domani abbiamo l'opportunità di far punti, serve la massima attenzione da chi andrà in campo. Vogliamo continuare a essere una squadra che sa quello che deve fare, con un buon approccio alle gare. In coppa non molla mai nessuno, loro avranno al seguito tantissimi tifosi. Stanno sempre in partita e non mollano mai". A che punto è Infantino? "Sta crescendo e si sta adattando. E' giovane ma molto interessante. Sta migliorando, gioca in una zona di campo dove c'è grande competizione con Jack e Barak, ma può essere utilizzato anche in altre zone di campo. In questo momento lo vedo lì, ha margini di miglioramento enormi ed è un patrimonio della società". Cosa pensa della Supercoppa che slitterà e che si giocherà all'estero? "Con tutti gli impegni che abbiamo, pensarci oggi è prematuro. Ci penseremo più avanti. Giocarla all'estero è un'opportunità per chi non conosce tanto del calcio italiano. La formula è diversa, noi ci saremo e andremo a battagliare per questo trofeo. Ora però pensiamo agli impegni immediati". Come ha fatto a trasformare Duncan in questo modo? "Bisognerebbe chiedergli dove è andato in vacanza e con chi questa estate. E' tornato diverso, io sono qui a valutare quello che mostrano i ragazzi. Chi è più bravo si può guadagnare minuti e fiducia. Sia Alfred che Chino stanno dimostrando grande crescita e maturità. Il merito è loro, così si guadagna la stima dell'allenatore e del gruppo. Cito Nico, Jack lo sappiamo, se vogliamo arrivare a un livello alto tutti dobbiamo alzare la qualità delle prestazioni. Alfred ha grande forza fisica ed un bel mancino, a un certo punto deve aver fatto uno scatto mentale". Quando ha pensato di utilizzare Quarta così? "Questa situazione è stata riproposta anche lo scorso anno quando faticavamo a palleggiare. I centrali hanno libertà di leggere le situazioni contro determinati avversari. Chino ha questa capacità di lettura, ma tutti hanno la libertà di occupare certi spazi. Quando ha fatto gol è perché ha letto la situazione in maniera strepitosa. Quelle sono qualità individuali, non sempre si possono allenare".

Alessandro Latini

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