Fiorentina-Genoa, Italiano: "Bravo Ikonè. Spero nello stadio pieno giovedì"

Il commento del tecnico viola dopo il pareggio coi liguri: "Facciamo girare troppo lentamente la palla. Giovedì sarà una gara fondamentale"

di ANDREA GUIDA -
15 aprile 2024
Il tecnico Vincenzo Italiano (Fotocronache Germogli)

Il tecnico Vincenzo Italiano (Fotocronache Germogli)

Firenze, 15 aprile 2024 - Un pareggio che lascia tutto invariato in classifica, ma che Vincenzo Italiano vuole subito archiviare in vista della partita di giovedì contro il Viktoria Plzen. Il tecnico dei viola, come ha sottolineato ai microfoni di Dazn, è già concentrato in vista del ritorno dei quarti di Conference, gara diventata fondamentale per il finale di stagione. "Il primo anno questa partita la perdavamo - ha detto l'allenatore -, per la troppa foga di vincere. Di positivo ci portiamo il colpo di testa di Ikonè, che forse è il secondo gol di testa della sua carriera. Ci portiamo anche il pareggio. Ho dovuto ruotare un po' di uomini per necessità, perché giovedì è importante. Alla fine portiamo a casa un punto dove forse nel finale potevamo fare qualcosa in più. Però va bene così, archiviamo perché giovedì abbiamo un quarto di finale. Una partita che ha un senso visto il risultato dell'andata". 

Cosa ha detto ad Ikonè all'intervallo?

"Parlavo sia a lui che a Sottil. Anche se non gli sono arrivati tanti palloni, quelli che hanno avuto sui piedi potevano diventare pericoli maggiori. E' stato bravo nell'inserimento. Quando arriva questa palla nell'uno contro uno lui, Sottil, Nico devono fare qualcosa in più. In questo ultimo mese e mezzo la qualità può darci una mano e loro hanno la qualità per far male". 

Quanto ha impattato l'aver spostato Bonaventura più avanti?

"Cercavamo il palleggio con Arthur per cercare sempre di avere la palla noi per non farli ripartire e spingere Bonaventura più avanti. Fatto sta che il gol nasce da una sua giocata. Jack quest'anno sta alternando posizioni in campo dove si sta esprimendo bene, ha la qualità per giocare dappertutto". 

Come mai nel finale vi siete messi a tre dietro?

"Per rimanere sempre in tre dietro e riuscire a mandare qualche uomo in più in area. Ripeto, tre anni fa ne abbiamo perse tante di queste partite. I tre dietro servivano per chiudere tutti i varchi. In questo momento tra la palla che non viaggia velocissima e la poca concretezza in avanti facciamo fatica a fare qualche gol in più. Spero in qualche colpo in canna li davanti che può servirci nel finale di stagione". 

Giovedì la partita fondamentale?

"L'idea è avere sempre i giocatori che possono farminuti ad alta intensità e con un ritmo elevato. I sessanta minuti di Belotti, Sottil Beltran, sono per averli non cotti ma freschi. Abbiamo fatto minuti tutti e la partita di giovedì risulta troppo importante. Abbiamo fatto di tutto per dargli un senso all'andata. Ho visto uno striscione in curva: giovedì tutti allo stadio. Mi auguro che lo stadio sia pieno per darci quella spinta utile per superare il turno". 

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