Fiorentina-Juventus si gioca: no rischio rinvio per l’alluvione. I tifosi viola: “Rimandatela”
Le istituzioni confermano che il match non è in discussione. Giani: “Comunque orgoglioso della curva Fiesole, che non pensa solo al calcio ma anche a chi ha perso tutto”
Firenze, 4 novembre 2023 - E' una vigilia delicata quella che porta alla sfida tra Fiorentina e Juventus, in programma domenica sera alle ore 20:45. Gran parte della Toscana si trova ancora a fare i conti col fango e con l'acqua che ha devastato case, aziende, e che ha portato via purtroppo anche vite umane.
Motivo per cui in città il sentimento prevalente è quello della rabbia per una partita che ad oggi, al 99,9%, verrà disputata. Nella giornata di ieri il messaggio della Curva Fiesole è stato chiaro.
"Una parte della nostra città è completamente in ginocchio”, scrive il tifo organizzato viola, che chiede a gran voce che le forze impiegate per una partita che molto probabilmente arriverà a toccare le 40.000 presenze, vengano messe per aiutare le popolazioni a rialzarsi da un evento drammatico quanto complicato.
Già nella giornata di ieri, durante la conferenza stampa per l'alluvione, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha chiarto che "A oggi non è previsto un rinvio della partita, ma la situazione verrà monitorata da qui alle prossime ore. Stiamo lavorando senza sosta, ma se dovesse piovere di nuovo nel weekend le operazioni di soccorso diventerebbero difficili. Purtroppo le previsioni non sembrano buone".
Anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani non ha preso una posizione precisa, elogiando però ai microfoni di Radio Bruno il buon senso della Curva Fiesole.
"Io non mi voglio prestare ad opinioni su argomenti che adesso non sono prioritari, però la curva Fiesole in questi momenti, comunque vada a finire la vicenda, ha dimostrato una posizione di grande buon senso" ha detto Giani.
"Mi sento orgoglioso di chi vive come questi ragazzi l’identità della città non pensando solo a quello che è lo scopo per cui sono aggregati, il tifo della Fiorentina, ma dimostra affetto e partecipazione all’impegno di chi sta operando in una condizione di emergenza. Mi sento orgoglioso della Curva Fiesole". Orgoglio a parte, ancora una volta le istituzioni hanno ignorato la voce del popolo. Quel popolo che in queste ore sta spalando, in lacrime, fango e detriti, a una manciata di chilometri dallo stadio Franchi.
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