Fiorentina cinica e matura: il 'corto muso' e il sogno Champions. Con il mercato all'orizzonte

La squadra viola diventata cinica nel momento del bisogno. Cullare la speranza europea si può. Magari con l'aiuto del mercato invernale

di ALESSANDRO LATINI
23 dicembre 2023
La Fiorentina festeggia la vittoria a Monza

La Fiorentina festeggia la vittoria a Monza

Firenze, 23 dicembre 2023 - Il giorno dopo ha avuto il sapore dolce di chi ha fatto bene il proprio dovere e sa di potersi godere qualche giorno di meritato relax in famiglia. La Fiorentina ha iniziato oggi i famosi tre giorni e mezzo di riposo, pattuiti nel pre partita con Italiano in caso di successo pieno a Monza. Così è stato, con i calciatori viola che sono soliti porsi piccoli obiettivi per provare a dare di più in campo. D'altra parte c'era anche bisogno di staccare la spina in occasione del Natale, nonostante che venerdì prossimo al Franchi sia già in arrivo il Torino. La ripresa è dunque fissata per il pomeriggio di Santo Stefano, quando al match contro la squadra di Juric mancheranno tre giorni. Restando alla partita vinta di misura contro il Monza, emerge un dato importante. La Fiorentina ha imparato a essere cinica. Lo ha fatto nel momento del bisogno, quando ha perso in un colpo solo il capocannoniere (Gonzalez) e il suo vice (Bonaventura). Calciatori fondamentali. Provate a togliere Dybala e Lukaku alla Roma. Oppure Lautaro Martinez e Thuram all'Inter. O magari Giroud e Leao al Milan. Ne risentirebbero pure le big, figurarsi la Fiorentina. Nico e Jack hanno quel tipo di peso specifico sulla squadra, che nella difficoltà è stata capace di compattarsi e blindare la porta di Terracciano. Del famoso 'corto muso' la Fiorentina non ne farà mai - probabilmente - la propria bandiera, ma il doppio 1-0 con Verona e Monza ha certificato un salto di qualità importante. Un gradino salito in più, quello della maturità. Resta una classifica bellissima. Trenta punti a Natale lasciano immaginare una proiezione finale da coppa europea. Quale lo dirà il campo, ma l'ammissione di capitan Biraghi ("Siamo in discoteca, adesso balliamo anche noi") nasconde un pensiero ben preciso del gruppo. Nessun tormento Champions, ma sogno da cullare il più a lungo possibile (magari con l'aiuto del mercato invernale, Italiano ha parlato di un terzino destro e forse di un esterno offensivo...). La classifica lì è cortissima, adesso che il Milan è stato tirato dentro la bagarre (solo +3 sui viola) in ballo c'è il terzo posto, il quarto e pure il quinto che a fine stagione potrebbe valere un posto in Champions (dipenderà dal ranking finale dell'Italia e dal percorso europeo dei club impegnati nei tre tornei di quest'anno). Insomma, a questo punto porsi limiti non avrebbe senso. Un sogno di Natale, da coccolare almeno fino a Pasqua. Poi si vedrà.  

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