Gudmundsson, i giorni più lunghi. Le accuse e il processo, le date dell’udienza e quando torna in campo

L’islandese della Fiorentina, accusato di “cattiva condotta sessuale”, è in patria, ma domenica potrebbe giocare

9 settembre 2024
Albert Gudmundsson

Albert Gudmundsson

Firenze, 9 settembre 2024 – Ci aveva sperato davvero, Albert Gudmundsson, che quella brutta storia che lo aveva visto protagonista nell’estate 2023 nella sua Reykjavík potesse rimanere confinata nell’alveo dei ricordi peggiori. E invece no, niente da fare: l’aereo che stamattina attende il fantasista con destinazione Islanda riaprirà una ferita che ormai lo perseguita da oltre un anno, ovvero dalla notte nella quale - dopo un incontro con una ragazza in un locale - oltre alla spensieratezza del pallone l’ex Genoa ha dovuto iniziare a convivere anche con gli spettri del tribunale.

La prima delle quali (dopo le iniziali accuse di molestie archiviate dalla procura) lo vedrà protagonista giovedì, giorno nel quale si aprirà il processo che vede imputato il numero 10 di «cattiva condotta sessuale», un reato che nel suo Paese è punito con la reclusione fino a sedici anni. In cuor suo, tuttavia, Albert Gudmundsson è sempre stato molto sereno. E come lui lo è stato (ed è tuttora) anche il club viola, che quando in estate ha deciso di investire quasi 30 milioni sul conto del classe ’97 ha avuto tutte le rassicurazioni che il giocatore avrebbe potuto non solo giocare tutta l’attuale stagione senza complicazioni extra campo ma anche essere scagionato dalle accuse che ormai lo perseguitano da mesi.

I tempi che riguarderanno il processo che si aprirà tra tre giorni non saranno rapidi: terminata l’udienza, la sentenza di primo grado è attesa attorno al 10 ottobre, con la possibilità da parte dei contendenti di far ricorso entro il mese successivo in vista di un ipotetico nuovo processo previsto per l’estate 2025.

La certezza, dunque, è che a prescindere da quanto i giudici stabiliranno, Albert non rischia di compromettere la stagione con la Fiorentina. Che peraltro, nell’affare che ha portato in riva all’Arno il giocatore, si è tutelata prendendo l’attaccante con la formula del prestito con diritto che può diventare obbligo solo a determinate condizioni. Da oggi dunque inizierà per «Gud» la settimana forse più emotivamente dura della sua carriera: prima il viaggio a Reykjavík (dove soggiornerà in compagnia di un preparatore e di un fisioterapista della Fiorentina), poi il processo, il ritorno a Firenze previsto per venerdì 13 e infine la probabile convocazione per la sfida di Bergamo di domenica. Dove Albert, dopo una lunga attesa, spera di esordire con la nuova 10 viola sulle spalle. E la testa finalmente più libera.

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