"Ho scelto Firenze per vincere". De Gea regala sogni e certezze

Primo giorno in viola per il portiere che ha giocato 545 partite con il Manchester: "Volevo scoprire la serie A"

13 agosto 2024
"Ho scelto Firenze per vincere". De Gea regala sogni e certezze

De Gea con il dg viola, Ferrari, ieri durante la presentazione del portiere alla stampa

Ha promesso che imparerà presto l’italiano, David De Gea. Nel frattempo, però, la priorità del nuovo portiere della Fiorentina è un’altra e il classe ’90, che si è legato al club viola con un anno di contratto con opzione per la stagione successiva, non ha alcun problema nel farla sapere: "Voglio portare qui una mentalità vincente e lasciare un segno in questa società. Spero di fare la storia e di scrivere il mio nome insieme a quelli dei portieri che hanno reso grande Firenze". La sensazione è che la pressione, un signore che ha accumulato 545 presenze con il Manchester United e che in carriera ha sollevato dieci trofei, non sappia nemmeno cosa sia. Ed è per questo che, nel giorno in cui ha preso per la prima volta la parola, De Gea ha scelto subito di alzare l’asticella: "Sono qui intanto per portare esperienza. Poi certo… è giusto sperare di vincere qualcosa" ha spiegato lo spagnolo, che ieri per la prima volta si è allenato con i nuovi compagni dopo aver lavorato per qualche giorno da solo al Viola Park: "Bisogna aspirare al massimo, sapendo che però ci aspetta una stagione difficile: l’obiettivo è quello di provare a vincere qualcosa dopo due finali perse a livello europeo. Noi in Spagna diciamo: la terza è la volta buona".

Firenze già lo ama e lui ha ricambiato postando giorni fa sui propri social un video con lo skyline della città ripreso da Fiesole. Eppure è stata l’ambizione della Fiorentina la scintilla che lo ha convinto a sposare il progetto viola: "Quando ho parlato per la prima volta con Alessandro e Daniele (Ferrari e Pradè, ndr) è stato tutto chiaro e ho deciso dubito di venire qui" ha chiarito De Gea: "Ho avuto altre offerte ma il mio obiettivo era fare un’esperienza in Serie A. Ho sempre pensato che la Fiorentina fosse la miglior destinazione possibile". Inevitabile, però, che la forma del portiere - che pure in questi ultimi quattordici mesi si è sempre allenato, tra Manchester e Madrid - non sia quella dei giorni migliori: "Io però sto molto bene" ha sottolineato il portiere: "Mi sono sempre allenato anche più intensamente di quello che facevo quando giocavo: non ho pensato nemmeno per un istante di ritirarmi dal calcio . Mi basterà entrare in porta e sarò a mio agio, perché mi sento al 100%".

Il ballottaggio con Terracciano, uno che non si è mai fatto alcun problema a spedire in panchina la concorrenza (da Dragowski a Christensen passando per Gollini), è dunque aperto. Ma per il gigante David (189 cm di altezza) non sarà certo un problema: "Io sono più giovane di Pietro…" ha scherzato, alludendo ai sei mesi di distanza che li separano nell’anno di nascita: "La competizione però in un gruppo fa sempre bene". Il guanto di sfida verso Parma, però, è già stato lanciato.

Andrea Giannattasio

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