Il bilancio delle prime due fasi del ritiro. Dodo, trenino show: che intesa con Kean. Kouame, che si fa?

Il ritiro estivo della Fiorentina si conclude con il pareggio contro l'Hull City. Dodo e Kean si distinguono positivamente, mentre Terracciano e altri deludenti sollevano preoccupazioni. Palladino chiede rinforzi.

1 agosto 2024
Dodo, trenino show: che intesa con Kean. Kouame, che si fa?

L’abbraccio fra Dodo e Kean contro l’Hull City

Hull City-Fiorentina ha chiuso la fase 2 del ritiro estivo. Quello del cantiere aperto, quello ’sigillato’ dal messaggio di Palladino al club, messaggio da rileggere come un sollecito per consegnargli il prima possibile rinforzi e volti nuovi. E proprio la sfida, il pari per 2-2 con l’Hull ha permesso all’allenatore di accendere i riflettori su quello che nella squadra funziona già piuttosto bene e quello che invece proprio non carbura.

LE BUONE NOTIZIE. Il gioco largo e a tutta fascia di Dodo è senza dubbio il risultato migliore della prima parte dell’estate della Fiorentina. Il brasiliano riesce a esprimersi come più gli piace. Spinge, converge, attacca, cerca la porta. E (buona notizia numero due), gli scambi e l’intesa con Kean sembrano promettere una profondità di manovra che la Fiorentina non possedeva da tempo. Terzo dato positivo, i movimenti Barak. Riportato da Palladino nella versione mediano, Barak sa occupare uno spazio di campo importante e decisamente largo. Gestisce palloni e ne recupera altri. Fa ripartire la manovra e va a scalare su Dodo, quando il brasiliano mette il turbo.

LE CATTIVE NOTIZIE. Puntare l’indice della critica sul rendimento (in queste prime settimane della nuova stagione) di Terracciano può sembrare addirittura irrispettoso. Ma il problema portiere c’è e non riguarda solo San Pietro. La fase 2 del ritiro estivo si chiude con una bocciatura. Ma il mercato è aperto, apertissimo e quindi... Situazione critica numero due: Brekalo e Kouame in qualità di produttori di gioco alle spalle di Kean. Niente da ridire sul piano dell’impegno, ma la qualità di gioco espressa contro l’Hull è stata da campanello d’allarme. Forse, quando Palladino ha detto di aspettarsi i rinforzi il prima possibile, voleva semplicemente sottolineare il concetto che Brekalo e Kouame non sono esattamente le pedine giusto per il suo gioco. Infine Mandragora. Ritiro in chiaro-scuro. Forse più scuro che chiaro. Per ora è titolare. Per ora.

Riccardo Galli

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