Il centrocampista più affidabile. Quattro reti da gennaio a oggi. Rolly, la rinascita di primavera
Mandragora si è trasformato in un giocatore chiave per la Fiorentina, con gol importanti e un ruolo determinante in campo. Italiano conta sulla sua crescita costante per il resto della stagione.
Per rendimento e incidenza nelle dinamiche della squadra, Rolando Mandragora oggi sembra il cugino bravo di quello che stentava nella prima parte della stagione. Le sue partite le ha sempre giocate perché il dato personale parla di 38 gettoni stagionali già all’attivo, ma nel nuovo anno è diventato un fattore anche in zona gol.
Delle cinque reti totali messe a segno, ben quattro sono arrivate da gennaio in avanti a testimonianza di un cambio di passo importante. Quei gol che ha nelle gambe e che Italiano gli ha sempre chiesto adesso sono linfa vitale per la Fiorentina. La rete all’Atalanta apre un sogno al quale forse in pochi credevano alla vigilia. Gol capolavoro, ma in carriera di quelle perle lì ne ha tirate fuori diverse.
La crescita però è costante. Al di là dei gol - aspetto di non poco conto - c’è tutto il resto. Come lo scorso anno è decollato nella seconda parte della stagione. Allora si integrò alla perfezione con Amrabat, adesso è a suo agio con Bonaventura, ma anche con Arthur e Duncan. Caratteristiche completamente differenti. Bravo doppiamente, perché di lotta e di governo. Quando gioca su questi livelli è un centrocampista moderno e prezioso. Viceversa diventa prevedibile e meno funzionale. Ma oggi Italiano si gode la miglior versione di Rolando, con la speranza che sia questo fino al termine della stagione.
Ale. La.
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