Faccia a faccia col ‘Flaco’ Colpani. Talento, umiltà e voglia di crescere. Il campione viola dalla faccia pulita

‘Firenze la scelta più bella mai fatta’. Dal club alla bistecca e alla decisione di vivere in centro: “Ho detto subito sì. Sto arrivando al 100%”

di RICCARDO GALLI -
26 settembre 2024

Firenze, 26 settembre 2024 – Andrea Colpani ha lo sguardo attento e sveglio. Fisico asciutto, qualche tatuaggio e... sentite un po’ come lo accolse, Rocco Commisso. “Fu una battuta, eh – sottolinea con un sorriso, il ragazzo viola –. Una di quelle battute con cui il presidente dimostra tutto il suo amore per la Fiorentina, per la squadra, per ognuno di noi giocatori”.

Il nostro Riccardo Galli insieme ad Andrea Colpani all’interno del Media Center del Viola Park
Il nostro Riccardo Galli insieme ad Andrea Colpani all’interno del Media Center del Viola Park

Dunque?

“Commisso l’ho conosciuto appena siamo rientrati dal tour in Inghilterra. Mi ha abbracciato, mi ha dato il suo benvenuto, ha avuto parole molto belle, poi... poi (ride di cuore ndr) mi ha detto: ma quei capelli non sono un po’ lunghi?”.

Vede? La Fiorentina, la Fiorentina di Commisso è come una bella e grande famiglia...

“Aver scelto la maglia viola è la cosa più bella che avrei potuto fare”.

Ed è davvero tutto merito di Palladino?

“Ricordo bene le telefonate dell’allenatore dopo che aveva firmato per la Fiorentina. Ero in ritiro con il Monza, mi chiamava e mi diceva: Andrea, ti aspetto qui, a Firenze, per continuare insieme quello che di buono abbiamo fatto a Monza”.

Quanto dovette insistere, Palladino per convincerla?

“Niente. Per me arrivare a Firenze era ed è stato fare un passo in avanti importante. Prezioso. Ho detto subito sì”.

Magari non sarà stato facile convincere quell’uomo di calcio, con il fiuto per i campioni, che si chiama Adriano Galliani e guida il Monza, o no?

“Guardi, con Galliani avevamo già parlato nel corso della stagione. Trovando questa sorta di accordo non scritto: se ci fosse stata una buona occasione per me e per il Monza, ci saremmo salutati e fatto un grande in bocca al lupo. E’ andata così”.

Torniamo a Firenze: andiamo sul personale?

“In che senso?”

Ad esempio se le capita di lasciare il Viola Park per un paio d’ore e fare un giro in città...

“Ma certo. A Firenze ero stato un paio di volte da turista e mi dicevo sempre chissà come sarebbe bello viverci, lavorarci. Ha visto, ci sono riuscito?”.

E magari ha già trovato anche la casa dei... sogni?

“Abito in centro. Mi piace godermi il centro di questa città. Anche se io per carattere sono un tipo che ama soprattutto stare in famiglia. Vita tranquilla, con la mia compagna, Giulia, i nostri due cagnolini e una passeggiata. Magari una bella cenetta al ristorante. A proposito ho già mangiato la vostra ’fiorentina’... Fantastica la bistecca”.

Calcio a parte, se ci dovesse essere spazio per un altro sport, nella sua vita, lei che sceglierebbe?

“La mia passione è il basket Nba. E’ un spettacolo. Spero di poter vedere presto una partita dal vivo. Due anni fa ero a New York e non mi è stato possibile. Che rabbia”.

Andrea andiamo in campo: il ruolo in cui la sta facendo lavorare il Palladino fiorentino è lo stesso di Monza?

“Allora: io ho sempre fatto la mezz’ala. Poi ho iniziato a crescere e trovarmi bene come trequartista. Giocare vicino alla porta mi piace molto e voglio essere sincero mi permette di esprimere al meglio le mie caratteristiche”.

Si sente in qualche modo anche un po’... bomber?

“Bomber no, ma fare gol mi piace. Le dico un paio di numeri”.

Prego.

“Nella stagione in cui non ero titolare ho segnato quattro reti. L’anno scorso che ho giocato praticamente sempre ho fatto 8 gol e 4 assist. Ci siamo capiti, direi”.

Mica si sarà messo in testa di fare concorrenza a Kean?

“Non scherziamo (ride ndr). Moise è un bomber vero, un attaccante micidiale. Ho giocato con lui nell’Under 20 ed è fortissimo. Farà dei numeri pazzeschi con la Fiorentina. Qui ha risolto i suoi problemi, qui si sente al centro dopo stagioni complicate girovagando da una squadra all’altra. Ci farà divertire”.

Accanto a Kean, chi in questa Fiorentina potrà sorprendere tutto e tutti?

“Domanda difficile. Anche perché quando hai accanto campioni come Gud, giocatori di esperienza come Cataldi... Comunque alla fine mi sbilancio e dico... Bove. E’ un grande, ha grandi numeri, è giovane e sono convinto vivrà una stagione molto importante”.

Gol e ruolo a parte, ha voglia di rispondere a chi, prendendo spunto dai tabellini delle sue partite, dice che Colpani ha un’autonomia di 60 minuti e poi...

“Primo, contro la Lazio, se siete stati attenti ho gocato mi sembra 85 minuti o giù di lì. Secondo. Sono arrivato a Firenze con una preparazione ridotta rispetto ai compagni, ma sto arrivando al 100 per cento e quindi...”.

Colpani, andiamo a chiudere su Palladino che lei conosce meglio di chiunque altro: il pregio dell’allenatore viola?

“Ha e porta avanti idee di un calcio moderno. Il suo è un gioco moderno proiettato nel futuro. Voleva arrivare in alto e con la Fiorentina c’è già già arrivato”.

Il suo difetto?

“Al momento... beh, non mi viene in mente niente (ride di nuovo e di cuore ndr)”.

Parola e dribbling di Colpani. Il ragazzo dalla faccia pulita che sa diventare un campione.

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