La festa del post partita. Alla fine esplode lo stadio: "Viola, portaci ad Atene!»

L’abbraccio della squadra a centrocampo e poi tutti sotto la Curva Fiesole. Italiano mima un cuore verso la famiglia Barone, una vittoria dedicata a Joe.

di RICCARDO GALLI -
19 aprile 2024

Il Franchi si alza in piedi e grida. Un urlo liberatorio che travolge e trascina la squadra. Tutta la squadra. Ci si abbraccia, in campo. Si salutano (in fretta) i ragazzi del Viktoria, poi dopo il cenno di capitan di Biraghi, tutti là. Sotto la Fiesole che accoglie la squadra con un applauso di cuore (anche questo assolutamente liberatorio), mentre Italiano volge lo sguardo alla tribuna d’onore e con le mani disegna un cuore. Il suo cuore per la famiglia Barone che ieri era al Franchi per spingere la squadra verso la semifinale di Conference. Un mese fa la tragedia della morte del direttore generale viola, ieri il pensiero di tutti, allenatore, giocatori e tifosi a quanto Barone avrebbe salutato con orgoglio il salto in avanti in Europa della Fiorentina.

Si torna sotto la Fiesole. Biraghi riunisce in cerchio i suoi compagni, grida, gridano qualcosa e poi il rito dell’abbraccio collettivo, quello accompagnato dalla curva che presenta alla squadra, a Nico, a Biraghi, a Italiano il messaggio più stimolante: "Portaci, portateci ad Atene". Ovvero là, nella capitale della Grecia dove andrà in scena la finale di Conference. C’è festa sotto la Fiesole. Squadra e tifosi sono un tutt’uno su cui, la Fiorentina, prima ancora di pensare ad Atene, vuole costruire le prossime tappe. I prossimi impegni che contano, come la conquista della finale di coppa Italia, da giocarsi mercoledì prossimo a Bergamo e poi appunto il doppio turno della semifinale di Conference, a maggio. E anche l’altro appello, quello di esserci per la sfida di ieri sera, al Franchi, è stato successo. Quasi 20mila i presenti, come voleva la curva. Come voleva Firenze.

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