La svolta d’autunno. Dalla Lazio al 2° posto. Cavalcata Champions

Il modulo, l’effetto Franchi, il terzo miglior attacco e la terza difesa. Se il ritmo rimanesse lo stesso la squadra chiuderebbe a 79 punti. .

di ALESSANDRO LARINI
14 novembre 2024
La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

Cosa sia realmente accaduto il 22 settembre nell’intervallo di Fiorentina-Lazio probabilmente non lo sapremo mai. Eppure nelle quattro mura dello spogliatoio viola qualcosa è sicureamente successo. L’autunno d’oro dei ragazzi di Palladino è cominciato prorprio lì, con un secondo tempo ben fatto condito dai primi gol viola (seppur su rigore) di Albert Gudmundsson. Da allora la striscia in campionato è stata impressionante e pure lo 0-0 di Empoli che arrivò dopo è da guardare con favore. Dalla Lazio al Verona, sette vittorie e un pareggio in campionato, le due vittorie europee contro New Saints e San Gallo oltre al passo falso contro l’Apoel, rimasta l’unica macchia di un cammino pazzesco.

L’effetto Franchi è tornato, seppure la potenza dell’impianto sia di fatto dimezzata. Il ‘fortino’ però è quello dei tempi migliori. In casa la Fiorentina è imbattuta (14 punti conquistati), meglio hanno fatto solo la Lazio, l’Atalanta e il Napoli. Colpa, se così si può dire, dei mezzi passi falsi di inizio stagione con Venezia e Monza. I numeri restano comunque di tutto rispetto. Terzo attacco del torneo (25 gol fatti) dietro Atalanta e Inter. Ma anche terza difesa dopo Napoli e Juventus (10 gol subiti).

Restando al campionato, la Fiorentina è la squadra che ha mandato più calciatori diversi in gol, ovvero 11. D’accordo Moise Kean, vice bomber del torneo (8 gol in Serie A , più 3 in Europa), intorno a lui ci sono comunque elementi in grado di segnare con una certa facilità.

I numeri della squadra rispecchiano quelli di mister Palladino. La sua media punti è da Champions League: 2,08 a partita. Meglio di mostri sacri come Prandelli o Montella, quelli che nel recente passato hanno aperto cicli lunghi e soddisfacenti. Proiezione facile da fare: mantenendo questo passo alla 38esima giornata i punti in classifica sarebbero 79. Non importerebbe scomodare statistiche e confronti con il recente passato. Arrivando a quella soglia si festeggerebbe senza dubbio la qualificazione in Champions League, visto che negli ultimi cinque anni quel punteggio è sempre stato comprso fra il secondo e il terzo posto. Logico che la stagione sia più o meno a un terzo del suo svolgimento.

Servirà continuità, un pizzico di fortuna (la Fiorentina ha già pagato il pesante dazio Gudmundsson a livello di infortuni) e una mano dal mercato di gennaio. La società lo sa. Lo sanno tutti. Serve un calciatore che per caratteristiche possa far tirare il fiato a Kean. Completando l’attacco (in difesa arriverà il 1° gennaio Valentini) questo passo e questi numeri magnifici potrebbero anche essere confermati nel 2025.

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