La svolta d’autunno. Dalla Lazio al 2° posto. Cavalcata Champions
Il modulo, l’effetto Franchi, il terzo miglior attacco e la terza difesa. Se il ritmo rimanesse lo stesso la squadra chiuderebbe a 79 punti. .
Cosa sia realmente accaduto il 22 settembre nell’intervallo di Fiorentina-Lazio probabilmente non lo sapremo mai. Eppure nelle quattro mura dello spogliatoio viola qualcosa è sicureamente successo. L’autunno d’oro dei ragazzi di Palladino è cominciato prorprio lì, con un secondo tempo ben fatto condito dai primi gol viola (seppur su rigore) di Albert Gudmundsson. Da allora la striscia in campionato è stata impressionante e pure lo 0-0 di Empoli che arrivò dopo è da guardare con favore. Dalla Lazio al Verona, sette vittorie e un pareggio in campionato, le due vittorie europee contro New Saints e San Gallo oltre al passo falso contro l’Apoel, rimasta l’unica macchia di un cammino pazzesco.
L’effetto Franchi è tornato, seppure la potenza dell’impianto sia di fatto dimezzata. Il ‘fortino’ però è quello dei tempi migliori. In casa la Fiorentina è imbattuta (14 punti conquistati), meglio hanno fatto solo la Lazio, l’Atalanta e il Napoli. Colpa, se così si può dire, dei mezzi passi falsi di inizio stagione con Venezia e Monza. I numeri restano comunque di tutto rispetto. Terzo attacco del torneo (25 gol fatti) dietro Atalanta e Inter. Ma anche terza difesa dopo Napoli e Juventus (10 gol subiti).
Restando al campionato, la Fiorentina è la squadra che ha mandato più calciatori diversi in gol, ovvero 11. D’accordo Moise Kean, vice bomber del torneo (8 gol in Serie A , più 3 in Europa), intorno a lui ci sono comunque elementi in grado di segnare con una certa facilità.
I numeri della squadra rispecchiano quelli di mister Palladino. La sua media punti è da Champions League: 2,08 a partita. Meglio di mostri sacri come Prandelli o Montella, quelli che nel recente passato hanno aperto cicli lunghi e soddisfacenti. Proiezione facile da fare: mantenendo questo passo alla 38esima giornata i punti in classifica sarebbero 79. Non importerebbe scomodare statistiche e confronti con il recente passato. Arrivando a quella soglia si festeggerebbe senza dubbio la qualificazione in Champions League, visto che negli ultimi cinque anni quel punteggio è sempre stato comprso fra il secondo e il terzo posto. Logico che la stagione sia più o meno a un terzo del suo svolgimento.
Servirà continuità, un pizzico di fortuna (la Fiorentina ha già pagato il pesante dazio Gudmundsson a livello di infortuni) e una mano dal mercato di gennaio. La società lo sa. Lo sanno tutti. Serve un calciatore che per caratteristiche possa far tirare il fiato a Kean. Completando l’attacco (in difesa arriverà il 1° gennaio Valentini) questo passo e questi numeri magnifici potrebbero anche essere confermati nel 2025.
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