L’amarezza di Italiano. "Black out pesante. Serviva più malizia»
L’allenatore fa autocritica: "Questo 2024 è cominciato molto male". Poi sugli errori: "Abbiamo sbagliato troppo e siamo stati disattenti".
Amarezza mista a incredulità. Italiano credeva d’averla vinta. Invece torna a casa con zero punti e una marea di aspetti da correggere. Il pensiero corre subito alla gestione di quel pallone in pieno recupero, sul punteggio di 2-1 per la Fiorentina. "Su quel corner serviva malizia. Ma certi dettagli non si possono allenare, bastava un po’ di furbizia per far passare qualche minuto. Abbiamo avuto la palla del 3-1 con la traversa di Belotti ed un colpo di testa di Parisi. Peccato, l’ho già detto ai ragazzi: perdere questi punti è pesante e dovremo andare a riprenderli da qualche altra parte". Italiano non si nasconde, il 2024 è cominciato male. "Non siamo partiti bene, è vero. Abbiamo rallentato, sbagliato rigori, stavolta si aggiunge questa parte finale di gara non attenta. Serve più attenzione, volevamo raccogliere punti e invece non ci siamo riusciti".
Le due punte e Belotti, temi sempre all’ordine del giorno. "Beltran e Nzola li abbiamo già visti insieme in tante situazioni, non mi era piaciuto il primo tempo, dovevamo avere un altro atteggiamento e un altro spirito offensivo. E così è stato. Belotti è entrato bene, Gonzalez anche. Quattro minuti di follia non ci permettono di gioire, ma la reazione nel secondo tempo è stata buona. Belotti ha fatto un solo allenamento, deve conoscere il nostro modo di lavorare. Ha esperienza, si è mosso bene. Poteva già far gol e ci darà tantissimo. Adesso però è fondamentale lavorare sui dettagli, che fanno la differenza come la barriera che si è aperta sul primo gol". Infine il mercato, ormai finito. Italiano getta acqua sul fuoco. "Quando parlavo di prendere un esterno d’attacco era perché sapevo che a gennaio potevamo avere difficoltà con gli infortuni e l’assenza di Kouame per la Coppa d’Africa. Adesso recuperiamo tutti, abbiamo quattro esterni e tre prime punte: crescendo di condizione possiamo andare forte come a dicembre".
Alessandro Latini
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