Le difficoltà della difesa. Moreno, la luce e il buio. Ma adesso servono aiuti

Il difensore argentino autore di un clamoroso sbaglio dopo un inizio incoraggiante. Comuzzo e Ranieri devono rifiatare. Il mistero Pongracic e la speranza Valentini.

di RICCARDO GALLI
5 gennaio 2025
GERMOGLI PH 20-06-04 FIORENTINA - PERUGIA

GERMOGLI PH 20-06-04 FIORENTINA - PERUGIA

E dal cilindro di Palladino spuntò Moreno. Difensore, per la Fiorentina, ancora di prospettiva. Giocatore motivato, senza dubbio. Giocatore su cui la società viola ha voluto investire. E ci crede. Da ieri, a crederci senza se e senza ma, ha iniziato anche l’allenatore viola consegnandogli una valigia di fiducia (e quindi di responsabilità) in una partita non facile. Gesto importante e, allo stesso tempo, pesante che Moreno ha iniziato a sorseggiare con l’inizio della partita. Inizio nemmeno niente male, va detto, fino a quando il difensore argentino è andato in tilt. Di testa? Sulla condizione fisica? Chissà. Di sicuro l’episodio del rigore, del fallo su Anguissa, ha di fatto cacciato all’inferno la prestazione di Moreno.

La doppia diapositiva racconta prima la palla persa (malamente) poi la reazione (di pancia e inutile) del fallo sull’avversario. Certo il difensore si era immaginato ben altra cosa dall’occasione che Palladino aveva deciso mettergli sul piatto. Ed adesso è altrettanto sicuro che Moreno dovrà (e vorrà) giocarsela di nuovo. Anche perché il centrale rappresenta bene quel pacchetto di difensori dai quali, in qualche modo, dovrà arrivare quell’apporto che potrà essere fondamentale per aiutare la squadra e alternarsi con chi come Comuzzo, Ranieri e Dodo macina chilometri e chilometri. Il riferimento è a chi è appena arrivato come Valentini o chi, come Pongracic, si è investito tantissimo, ma si è rivelato un oggetto misterioso. I lavori in corso nella difesa viola vanno troppo a rilento.

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