Museo Fiorentina, ricordo e rispetto per le 39 vittime dell'Heysel

Il Museo Fiorentina, con un post sui propri canali social, ha voluto onorare la memoria delle 39 persone decedute nella tragedia dell'Heysel

di ALESSANDRO LATINI
29 maggio 2024
Una parte dello stadio Heysel (Foto: Ansa)

Una parte dello stadio Heysel (Foto: Ansa)

Firenze, 29 maggio 2024 - Nel giorno in cui la Fiorentina gioca la finale di Conference League contro l'Olympiacos, cade il 39esimo anniversario della strage dell'Heysel, episodio che ha segnato la storia della Juventus e del calcio internazionale. Era il 29 maggio del 1985, teatro della tragedia lo stadio Heysel di Bruxelles, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus e il Liverpool, in cui morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600. Questa mattina il Museo Fiorentina ha diffuso un post a ricordo delle vittime. "Ricordiamo con dolore le vittime. Il RISPETTO non conosce colori". A concludere il post social un significativo +39 con un cuore viola. Spesso quel numero è stato utilizzato con un meno davanti da tante tifoserie italiane. I fatti. Un'ora prima della partita, i cosiddetti hooligan, ovvero i tifosi inglesi più accesi e violenti, cominciarono a spingersi verso il settore Z dello stadio, occupato dai tifosi bianconeri non appartenenti al tifo organizzato, sfondando le reti divisorie. Gli spettatori, juventini e non, impauriti anche per il mancato intervento e l'assoluta impreparazione delle forze dell'ordine belghe alla situazione, che ingenuamente ostacolavano la fuga degli italiani verso il campo manganellandoli, furono costretti ad arretrare, ammassandosi contro il muro opposto al settore della curva occupato dai sostenitori del Liverpool. Nella grande calca che venne a crearsi, alcuni si lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati, altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri ancora si ferirono contro le recinzioni. Il muro a un certo punto crollò per il troppo peso e numerose persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d'uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco. Le autorità belghe e la Uefa decisero comunque di far disputare la partita per motivi di ordine pubblico. Alla fine la Juventus vinse la sua prima Coppa dei Campioni grazie a un gol di Platini su calcio di rigore. Ancora ignari della portata della tragegia, i calciatori bianconeri festeggiarono il trionfo sul campo. Momenti dei quali poi si sono pentiti in seguito. Alessandro Latini

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