Nostalgia Haris Seferovic. "Firenze un posto speciale. Il San Gallo? In flessione. Ma in una gara singola...»
L’ex viola oggi negli Emirati ricorda i tempi con Gila e Jovetic: "Anni stupendi"
Il Canton Lucerna gli ha dato i natali, Firenze gli ha fatto invece assaggiare il calcio dei grandi dopo il settore giovanile viola. Da allora Haris Seferovic è cresciuto, ha messo su famiglia (ha due figli) e soprattutto ha girato mezzo mondo, pur rimanendo legato a quello viola: Lecce e Novara, poi Spagna, Germania, Portogallo (col Benfica 74 gol), Turchia e ora Dubai, dove dal 2023 è il centravanti dell’Al-Wasl. Poi Mondiali (3) ed Europei (2) giocati con la Svizzera, dove è l’8° cannoniere all-time.
Seferovic, ma non si è stancato di girare?
"Il calcio a ogni latitudine è diverso e mi è sempre piaciuto imparare: tattica, cultura, lingua. E il Dubai ho reputato uno step importante per la carriera".
Che calcio ha trovato negli Emirati Arabi?
"Pian piano sta crescendo anche se è distante dal livello del calcio europeo. Ma le strutture ci sono, la competenza pure. E la qualità non manca, ve l’assicuro".
Le manca un po’ l’Italia, però?
"Ho sempre seguito la Serie A, che resta la più difficile. Ho visto la crescita di tante realtà come Napoli e Atalanta, quando giocavo io in Italia non erano così forti, ma anche la Fiorentina in Europea ha fatto parlare".
Al Benfica ha mai parlato di Firenze con Rui Costa?
"Con lui come dirigente ho passato cinque anni magnifici. Sì, mi è capitato; lui in riva all’Arno: lui ha fatto la storia viola".
Della Viola attuale che idea si è fatto?
"E’ cambiato tutto: ora c’è un centro sportivo magnifico e una proprietà nuova. Mi fa piacere che il club si stia stabilizzando di nuovo tra le big della Serie A dopo alcune stagioni difficili. Ma penso che andasse dato tempo al presidente di imbastire un nuovo progetto di livello. Io, però, mi porto nel cuore i miei anni con "Gila" e Jovetic…".
Nel gennaio 2017 si era parlato di un suo ritorno per Kalinic…?
"Nessuno mi ha mai chiamato, ma per me Firenze resterà sempre un posto speciale".
Domani i viola affrontano il San Gallo: che realtà è quella svizzera?
"Il calcio elvetico è migliorato: prima erano famose solo Basilea e Zurigo, ora fanno la voce grossa pure Young Boys e San Gallo. Gli avversari dei viola però sono in flessione: non sono la squadra forte degli ultimi anni, anche se in questa stagione stanno facendo meglio grazie ai frutti del settore giovanile".
Viola favoriti, dunque?
"Sulla carta sì, ma in una gara secca... Avete visto la Svizzera contro l’Italia nell’ultimo Europeo…".
Andrea
Giannattasio
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