Palladino, che emozione. La prima non si scorda mai

L’allenatore all’esordio in una competizione europea: "Adrenalina pura". Tra campo e mercato: "Nico? Una vicenda che riguarda lui e la società".

22 agosto 2024
Palladino, che emozione. La prima non si scorda mai

Il tecnico Raffaele Palladino

L’emozione è quella tipica delle prime volte. Visto che anche se per la Fiorentina quella che inizierà stasera al cospetto della Puskas Akademia sarà la terza avventura di fila in un torneo foriero in passato più dolori che gioie, per Raffaele Palladino significherà invece il debutto ufficiale in campo europeo da quando ha intrapreso la carriera da allenatore: "E per questo provo tanta emozione e adrenalina. Cercheremo di fare una grande prestazione per passare il turno e arrivare in fondo al torneo, visto che teniamo molto alla Conference" ha raccontato alla vigilia il tecnico. Che in attesa di sciogliere gli ultimi dubbi di formazione per un match che si va a incastonare tra il primo e il secondo turno di campionato ("In questo periodo avere una rosa incompleta ci obbliga a gestire il gruppo") deve schivare anche le voci di mercato che riguardano alcuni dei suoi pezzi pregiati.

A cominciare da Gonzalez: "Con Nico ho un grande rapporto e un dialogo quotidiano ma la sua" ha chiarito Palladino, "è una vicenda che riguarda lui e la società: non ci destabilizza questa situazione, visto che il mio gruppo è composto da professionisti". Stesso discorso per Amrabat, che a differenza dell’argentino sarà a disposizione per il match con i magari: "Con Sofyan ho un bel feeling: sappiamo che il mercato può turbare ma lui ora pensa solo alla Fiorentina" ha spiegato il tecnico. Tornando al campo, l’unica semi-certezza legata all’undici di stasera è quella legata all’impiego tra i pali di De Gea, che toccherà quota 99 presenze nei tornei Uefa: "David ha portato professionalità, ha fatto tanti allenamenti extra e l’ho visto bene: per questo può partire dall’inizio" ha chiosato Palladino, che poi ha avuto un pensiero per la Puskas Akademia: "È una squadra temibile: è prima in campionato e ha più gare di noi nelle gambe. Ecco perché servirà usare la testa".

Andrea Giannattasio

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