Genoa-Fiorentina, Palladino: “Vittoria sporca e sofferta. Non guardo la classifica”

Il tecnico viola analizza il successo di Genova grazie al gol di Gosens e alle parate nel finale di De Gea

di ALESSANDRO LATINI
31 ottobre 2024
Palladino in Genoa-Fiorentina (Foto Ansa)

Palladino in Genoa-Fiorentina (Foto Ansa)

Firenze, 31 ottobre 2024 - Soffisfazione in casa Fiorentina dopo il successo di Marassi contro il Genoa. Questo il pensiero in sala stampa di mister Raffaele Palladino. “E’ stata una vittoria sofferta e sporca. E’ stata una partita difficile. Voglio fare i complimenti al Genoa e ai suoi tifosi perché oggi è stato molto difficile giocare in questo stadio con un pubblico che ha incitato i suoi giocatori. E’ stata una partita sporca, ci hanno messo in difficoltà sulle seconde palle ma queste sono le vittorie che ti danno soddisfazione. Ci serviva una vittoria così, da uomini veri. Sono le vittorie che ci fanno crescere e ci danno grande morale e consapevolezza”.

La classifica continua a non guardarla?

“Non mi piace guardarla, penso al Torino. Alla classifica non ci pensavo. Guardo la crescita della squadra. Dobbiamo mantenere questa umiltà. Oggi Quarta ha fatto un discorso alla squadra che mi ha fatto venire i brividi. Sono segnali importanti di un gruppo che sta crescendo. Non dobbiamo sentirci più forti di quello che siamo perché la Serie A è complicata. Dobbiamo mantenere profilo basso e questa leggerezza”.

Cosa ha detto Quarta alla squadra?

“Ha detto cose molto belle che rimangono nello spogliatoio e fa capire la forza di questo gruppo. Non era facile creare questa magia che si sta creando in questo gruppo”.

De Gea e Gosens continuano a dare grandi risposte…

“Non mi aspetto risposte, mi aspetto conferme. Sottil ha fatto una fase di non possesso strepitosa. Quarta ha fatto una partita pazzesca. Chi è entrato, Adli e Mandragora, ha fatto bene. Abbiamo fatto entrare un 2006 come Rubino. Non dobbiamo avere nessuna risposta da nessun giocatore”.

La fase offensiva continua a funzionare.

“Sono felice perché questa è una squadra di grande solidità. Oggi in Serie A e nel calcio di oggi bisogna difendere e attaccare insieme. Abbiamo raggiunto un equilibrio e dobbiamo continuare così. La fase offensiva poi mi piace perché la squadra partecipa, siamo stati un po’ sterili e ci ha mancato l’ultimo passaggio. Ma è stata una partita un po’ sporca”.

Beltran si sta dando un gran da fare per la squadra.

“Per Lucas sono davvero felicissimo, perché all’inizio ha sofferto un po’. Io gli ho sempre detto che credevo tanto in lui, nel sistema di gioco che avevamo prima lo avevo utilizzato prima da trequartista di sinistra e poi da seconda punta. Questo è il suo ruolo ideale, lui sa mettersi bene col corpo, sente e vede calcio. E’ una seconda punta e metterlo in quel ruolo lo ha liberato, sta dando una grande mano alla squadra e può ancora crescere. E’ la dimostrazione che tutti devono sentirsi partecipi, io faccio giocare tutti, cerco sempre di mettere la formazione migliore in campo”.

Sui giovani e sul debutto di Rubino.

“Per quanto riguarda il settore giovanile e i giovani, io vengo dal settore giovanile, 4 anni fa allenavo l’U11 poi sono passato all’U15 e alla Primavera, poi ho allenato 2 anni in Serie A, ma ho sempre creduto nei giovani e ci credo fortemente. La Fiorentina ha un grande settore giovanile, ha tanti giovani che mi sono portato in ritiro e li seguo, li faccio allenare con noi, li porto su. Quando ho detto a Rubino di entrare ha spalancato gli occhi ed è stato bello. Porterà i pasticcini in settimana. Devono sentirsi dentro una situazione in cui io credo in loro, credo che il calcio italiano abbia bisogno di giovani emergenti. Un po’ di coraggio da parte degli addetti ai lavori ci vuole”.

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