Quando i miracoli nascondono dei difetti. Pietro e Olly paratutto. La crescita dei portieri. Ma se sei il migliore...
La Fiorentina sta vivendo un momento di difficoltà, nonostante la buona classifica. La squadra ha bisogno di una ritrovata solidità, poiché i portieri Terracciano e Christensen sono stati troppo spesso i migliori in campo. La speranza è che il preparatore Savorani possa aiutare a ritrovare la giusta sicurezza.
Fiorentina bella e vincente. Anzi no, solo vincente. In casa viola, nonostante il passaggio agli ottavi di Conference League e un’ottima classifica in Serie A, c’è un campanello d’allarme di cui tenere conto. Che paradossalmente sono le ottime prestazioni tra i pali di Pietro Terracciano e Oliver Christensen. Si dice che quando il migliore in campo è il portiere, c’è qualcosa che non va. E in effetti, prendendo in analisi le ultime partite, la squadra di Italiano ha fatto fatica nel portare a casa i risultati. Nella gara col Verona Terracciano, dopo un avvio sbagliato, si è vestito da Superman, compiendo miracoli su miracoli. Sulla vittoria ci sono soprattutto i suoi guantoni. Una bella rivincita per il portiere campano, spesso finito nel mirino delle critiche. Guardando indietro, lo stesso registro di partita si è visto anche col Parma in Coppa Italia. In quel caso, a prendersi il ruolo da protagonista, è stato Christensen.
Il portierone danese, nel momento di difficoltà, ha salvato la squadra dal 3-0 dei gialloblu, che avrebbe complicato i piani di rimonta della Fiorentina. Ma anche col Ferencavors l’ex Herta Berlino ha giocato un’ottima partita, mantenendo il risultato sul momentaneo 1-0 per la formazione ungherese. Segnali di crescita quindi per entrambi i portieri, in un ruolo dove negli ultimi anni sono mancate certezze. D’altronde l’ingresso di Marco Savorani nello staff di Italiano aveva fatto tutti ben sperare. Se la passata stagione l’alternanza tra i pali non aveva prodotto i risultati sperati, quest’anno pare finalmente funzionare, e il merito è soprattutto del preparatore che, lo ricordiamo, ha migliorato portieri del calibro di Szczesny, Alisson e Lloris.
Nonostante questo aspetto, rimane la preoccupazione per le troppe occasioni concesse dalla squadra. Perché avere un ottimo portiere fa sempre comodo, ma sperare che possa fare ogni partita i miracoli non è una soluzione accettabile. Soprattutto in vista delle prossime partite contro Monza e Torino, dove la Fiorentina non può permettersi di sbagliare se vuole rimanere nel "bailame" delle posizione europee che contano di più.
Andrea Guida
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