Settantacinque anni fa a Superga morì anche il ‘fiorentino’ Romeo Menti: ecco il documentario sulla sua vita

Riproponiamo il video “L’ala granata con il giglio nel cuore” realizzato da Roberto Davide Papini per lanazione.it e dedicato all’ala del Grande Torino

di Redazione Sport
2 maggio 2024

Firenze, 2 maggio 2024 – Vicentino di nacita, Romeo Menti è uno degli eroi del Grande Torino, tragicamente scomparsi a Superga il 4 maggio 1949. Eppure, la sua città del cuore è Firenze e il colore più amato è il viola della Fiorentina. Alla sua vita, al rapporto con Firenze e alla tragedia finale è dedicato il documentario “Romeo Menti. L’ala granata con il giglio nel cuore”, realizzato per La Nazione.it dal giornalista Roberto Davide Papini (insieme, per la parte tecnica, alla sezione Informatica, Tecnica e Multimediale de La Nazione online, con riprese a Torino di Daniele Vola). Un video che riproponiamo in occasione del 75esimo anniversario della sciagura di Superga.

Romeo Menti in maglia viola
Romeo Menti in maglia viola

Il documentario ha vinto il premio «Gentleman Fair Play» a Sport Movies & TV 2019 – Milano international Ficts Fest, il festival presieduto da Franco Ascani.

Grande ala destra vicentina, Romeo Menti militò tra i viola, contribuì alla risalita in A nel '38/'39 e fu uno dei protagonisti della vittoria della Coppa Italia nel 1940, primo trofeo della storia gigliata.

Romeo Menti passò alla storia soprattutto per essere uno degli "invincibili" del Grande Torino. Il legame con Firenze restò fortissimo anche negli anni in cui vestì la maglia granata (a Firenze sposò Giovanna Baldasseroni, dalla loro unione sono nati Titti e Cristiano) e lo sarà fino alla fine, fino a quel 4 maggio 1949, quando l'aereo che riportava a casa i campioni d'Italia da una trasferta a Lisbona si schiantò contro il retro della basilica di Superga. Non ci furono superstiti e tra le vittime c'era anche Menti: il suo corpo venne riconosciuto proprio per il distintivo della Fiorentina portato sulla giacca. Un cimelio oggi conservato al Museo del calcio di Coverciano.