Genoa-Como 1-1: Vogliacco riacciuffa i lariani in pieno recupero
Agli uomini di Fabregas non basta il vantaggio di Da Cunha
Genova, 7 novembre 2024 – La girata vincente di Vogliacco in pieno recupero regala il secondo risultato utile consecutivo al Genoa che, dopo aver battuto a domicilio il Parma, ferma sull’1-1 il Como a Marassi. Un pari che sta senza dubbio più stretto agli uomini di mister Fabregas, i quali hanno sbloccato il risultato dopo appena 17’ con la staffilata di Da Cunha e hanno poi legittimato il vantaggio con alcune palle gol ispirate da uno scatenato Paz. Agli ospiti, che nella ripresa si sono visti annullare il 2-0 di Cutrone per fuorigioco, è però mancato il colpo del ko e così il Genoa ha potuto portare a casa in extremis un altro punto preziosissimo.
Primo tempo
Bastano pochissimi minuti agli uomini di Cesc Fabregas per prendere le misure a un Genoa troppo macchinoso e compassato in fase di possesso palla. I lariani riescono così a prendere il controllo del match orchestrando bene il pallone e arrivando per la prima volta a un passo dal gol, al 16’, con la conclusione velenosa di Nico Paz, su cui Leali sa farsi trovare pronto. È il preludio all’1-0 ospite che arriva appena un minuto più tardi: Pinamonti perde un pallone sanguinoso sulla trequarti e proprio Paz sa approfittarne per imbeccare Da Cunha che dal limite sblocca la situazione con un perfetto colpo da biliardo. Subito il gol, il tifo rossoblù inizia a rumoreggiare sugli spalti e le cose per il Genoa, che continua a non trovare ritmo e geometrie, si complicano ben presto. Il Como, dal canto suo, cerca invece di tenere sotto controllo la gara e al 35’, approfittando di un errore in uscita dei liguri, si riaffaccia pericolosamente dalle parti con il duo composto da Paz e Fadera, il quale scalda nuovamente i guanti di Leali. Sul fulmineo ribaltamento di fronte, però, è il Genoa a creare la prima vera occasione della sua serata e a mangiarsi il pari: all’apice della ripartenza rossoblù, Pinamonti innesca di prima Ekhator che si invola a tu per tu con Reina ma sul più bello non indirizza bene il pallone. Sul rettilineo finale di primo tempo, il match prende così quota e, prima del duplice fischio di Rapuano, arrivano anche le ghjiotte opportunità non sfruttate da Strefezza da una parte e di Pinamonti (fuori di un soffio il suo colpo di testa) dall’altra.
Secondo tempo
La prima mossa dalla panchina arriva sul fronte rossoblù: subito dopo l’intervallo, infatti, mister Alberto Gilardino toglie il già ammonito Martin e lo sostituisce con Miretti che si posiziona alle spalle delle punte e la difesa che passa a quattro. I padroni di casa, con il nuovo assetto, provano a ripartire con rinnovata intraprendenza. Sugli spalti gli animi si scaldano per un paio di decisioni non gradite di Rapuano mentre in campo le scintille tra Vogliacco e Goldaniga portano a una doppia ammonizione. Nonostante un avvio di ripresa propositivo, però, gli uomini di Gilardino non concretizzano e al 67’ rischiano di pagare u dazio carissimo quando Nico Paz con una magia innesca in profondità Cutrone che insacca in diagonale ma lo fa partendo in posizione di fuorigioco millimetrico e portando il VAR all’annullamento del 2-0. Una combinazione che si ripropone in maniera del tutto analoga anche un minuto più tardi, ma questa volta la conclusione dell’attaccante lariano si spegne di poco sul fondo. Gilardino, visto il momento di sofferenza, rimescola le carte e getta in mischia Balotelli al posto di Ekhator e Gaston Pereiro per Frendrup. Con i cambi, la trazione dei rossoblù si fa sempre più anteriore, esponendo i padroni di casa alle ripartenze lariane che al 75’, proprio in transizione, sprecano un’altra opportunità con l’autore del vantaggio Da Cunha, il cui tiro da posizione defilata finisce ampiamente a lato. Una conclusione che anticipa di una manciata di minuti le prime sostituzioni di Fabregas che all’80’ inserisce Sala e Braunoder al posto di Alberto Moreno e dell'autore del vantaggio Da Cunha successivamente Belotti per Cutrone, al fine di tenere alta la squadra, Verdi per Strefezza e infine Iovine per Fadera con il conseguente passaggio al centrocampo a tre. Le mosse del tecnico catalano non bastano però a proteggere a sufficienza gli ospiti perché in pieno recupero, sugli sviluppi di un corner, Vogliacco raccoglie la sponda di Pinamonti e in girata insacca il definitivo 1-1. Il tabellino: Genoa (3-5-2): Leali; Vogliacco, Vasquez, Matturro; Sabelli (dall’80’ Zanoli), Thorsby, Badelj, Frendrup (dal 72’ Gaston Pereiro), Martin (dal 46’ Miretti poi sostituito da Mercandalli); Ekhator (dal 72’ Balotelli), Pinamonti. All. Gilardino. Como (4-3-3): Reina; Goldaniga, Dossena, Kempf, Moreno (dall’80’ Sala); Da Cunha (dall’80’ Braunoder), Engelhardt, Paz; Strefezza (dal 90’ Verdi), Cutrone (dall’85’ Belotti), Fadera (dal 90’ Iovine). All. Fabregas. Marcatori: Da Cunha (17’), Vogliacco (92’). Note – Ammonizioni: Martin, Vogliacco, Goldaniga, Alberto Moreno, Kenpf, Balotelli, Vasquez, Braunoder.
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