Genoa-Lazio 0-1: Luis Alberto decide il match del Ferraris e porta a -3 dalla Champions
Lo spagnolo decisivo regala ai biancocelesti il secondo successo consecutivo
Genova 19 aprile 2024 - Un'azione perfetta per decidere un match altrimenti bloccato per entrambe le formazioni. La Lazio sbanca il Ferraris, superando il Genoa per 0-1 grazie al gol di Luis Alberto al termine di una perfetta azione corale dei biancocelesti. Un grande segnale di unità dopo le tante voci delle ultime settimane. La vittoria infatti porta i capitolini a -3 dalla zona Champions League e mette ulteriore pressione alle rivali. Un peccato per i rossoblu che, come i rivali in campo, giocano un'ottima partita, senza però mai riuscire a bucare la porta di Mandas, restando così al dodicesimo posto in graduatoria.
Primo tempo
Gilardino conferma quasi totalmente la formazione della vigilia, lo schema è confermato, ma la realtà è che il tecnico dei rossoblu opta per un atteggiamento più offensivo. In attacco al fianco di Retegui c'è un altro centravanti vero come Ekuban, mentre Gudmundsson agisce più vicino al centrocampo, composto da Strootman e Frendrup al centro, mentre sono Spence e Martin a occupare gli esterni. Confermate in toto invec le scelte di Tudor rispetto alle previsioni della vigilia. A centrocampo Vecino e Kamada sono i due mediani, mentre Luis Alberto e Felipe Anderson sono i trequartisti alle spalle di Castellanos. Sulle fasce ci sono Marusic e Lazzari.
Ritmi alti fin da subito, con la pressione alta della Lazio a cercare di togliere ritmo e fluidità al palleggio genoano, cercando poi di verticalizzare rapidamente, dopo aver mosso a due tocchi il pallone. Il Genoa invece cerca le imbucate per i propri attaccanti e i propri esterni, cercando di isolare l'uno contro uno dei suoi uomini migliori in avanti. I primi squilli vedono però il Genoa avere leggermente la meglio rispetto agli ospiti. Al 4' Ekuban con uno stop elegante si libera di Gila, poi prova a calciare in porta sul primo palo, ma strozza troppo il tentativo, colpendo solo l'esterno della rete difesa da Mandas. Poco più tardi è Retegui a cercare la porta dopo l'ottima azione corale, conclusa dall'appoggio di Gudmundsson per l'italo-argentino, ma il tentativo è leggermente alto sopra la traversa.
La Lazio soffre leggermente nei primi venti minuti, tant'è che Casale si trova costretto a spendere un giallo su Retegui già al quarto d'ora di gioco, ma poco alla volta i capitolini crescono. Le occasioni dalle parti di Martinez sono poche da parte dei biancocelesti, ma il palleggio degli ospiti cresce e piano piano comincia mettere in difficoltà la retroguardia ligure. Le occasioni però continuano a dare ragione ai padroni di casa: ancora Ekuban al 34' prova a girare in porta il cross di Vogliacco, ma Mandas è attento e blocca la sfera. Pessime notizie poi per la Lazio che al termine dell'azione è costretta a rinunciare a Lazzari per un problema al polpaccio sinistro, al suo posto entra Hysaj.
La pressione laziale continua, ma non produce occasioni da gol, mentre il Genoa sembra più cinico e concreto quando entra anella metà campo avversaria. Al 44' è Retegui ad andare in cerca dell'eurogol, calciando da centrocampo dopo aver recuperato palla sul palleggio avversario con Mandas fuori dai pali. Il tentativo però è largo sulla sinistra, rispetto alla porta laziale. Ma se per il gol fallito dell'italo-argentino c'è poco rammarico, c'è molta più disperazione per la chance fallita da Ekuban nell'unico minuto di recupero del primo tempo. Sulla lunga azione manovrata della Lazio infatti, Ekuban recupera il pallone e grazie al passaggio di Retegui riesce a lanciare il contropiede: è 3 contro 1 per i rossoblu contro il solo Casale. L'italo-ghanese ignora il supporto di Gudmundsson e Retegui e sceglie di andare in porta da solo, ma clamorosamente sbaglia, calciando di un nonnulla largo sul palo destro della porta di Mandas. Una grande occasione di sbloccare la partita all'ultimo secondo disponibile del primo tempo, perché poco dopo la battuta dal fondo infatti Feliciani fischia due volte mandando le squadre al riposo sul punteggio ancora fermo sullo 0-0.
Secondo tempo
Durante l'intervallo Tudor manda in campo Romagnoli, rilevando l'ammonito Casale e il suo lavoro in anticipo permette ai baincocelesti di mettere sotto costante pressione la squadra avversaria. Nei primi dieci minuti del secondo tempo è infatti un assolo laziale, a caccia del vantaggio. I biancocelesti infatti palleggiano a più riprese negli ultimi venti metri avversari, senza mai però riuscire a trovare il buco decisivo per mettere in difficoltà Martinez. Prima è Luis Alberto a riceve in velocità e provare ad aprire il destro sul palo lontano, ma il tentativo è di poco largo sulla sinistra dell'estremo difensore genoano. Più tardi invece è Felipe Anderson a calciare in porta a botta sicura, dopo l'ottima trasmissione da sinistra a destra della linea offensiva capitolina, ma il tentativo è respinto dalla difesa in corner.
I capitolini però non mollano e continuano a schiacciare i padroni di casa, che al 67' capitolano. Felipe Anderson serve in profondità bene il taglio di Kamada, il giapponese controlla e sterza, mandando fuorigiri il difensore. Servizio a rimorchio per Vecino, il quale con il velo spalanca la porta a Luis Alberto, che ha la freddezza necessaria per far filtrare il pallone e regalare lo 0-1 alla Lazio. Festeggia battendosi il petto e indicando il simbolo del club biancoceleste lo spagnolo, come a voler allontanare tutte le voci circolate nell'ultima ettimana in seguito alle sue dichiarazioni post Salernitana.
Al vantaggio degli ospiti reagisce subito Gilardino, effettuando un doppio cambio, entrano Ankeye e Badelij, per Ekuban e Strootman. Risponde Tudor schierando Pedro e Cataldi, rilevando Castellanos e Felipe Anderson, con lo spagnolo prima punta e l'italiano a raggiungere Vecino in mezzo al campo, mentre viene spostato in avanti Kamada. Le sostituzioni ridanno brio ed energia alla manovra genoana, ma ora sono i padroni di casa a faticare a trovare la via della porta laziale. Anzi, portando tanti uomini nella metà campo avversaria, i liguri rischiano di esporsi al contropiede ospite, non però letale abbastanza da far pagare dazio ai rossoblu.
Si arriva così agli ultimi dieci minuti di gioco, con l'ingresso nei padroni di casa di Sabelli per Vogliacco, con Gudmundsson schierato ora largo in fascia in un 4-4-2 genoano. Cinque minuti più tardi si gioca il suo ultimo cambio Tudor, con l'ingresso di Rovella per Luis Alberto, fa lo stesso Gilardino all'88esimo di gioco con l'ingresso di Thorsby per Frendrup; tra i due cambi però due cartellini gialli, il primo per Cataldi e il secondo per Vogliacco (quest'ultimo in panchina), entrambi per proteste.
Si arriva così ai cinque minuti di recupero, dove il Genoa si riversa con forza e coraggio nella metà campo avversaria, non riuscendo però a mettere mai in seria difficoltà Mandas. Tante volte infatti gli errori individuali tradiscono i tentativi offensivi dei liguri, permettendo così alla Lazio di arrivare indenne al triplice fischio di Feliciani. Tudor e i suoi ragazzi sbancano il Ferraris, vincendo 0-1 grazie alla rete di Luis Alberto e ora arrivano a -3 dal quinto posto della Roma, superando l'Atalanta al sesto posto. I rossoblu invece restano al dodicesimo posto, a +12 dalla zona retrocessione.
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