Genoa-Monza 2-3, Maldini firma il colpo salvezza dei brianzoli

Ospiti in doppio vantaggio con Pessina e Mota prima della riscossa dei rossoblù firmata Gudmundsson-Vitinha. Nel finale il figlio d'arte decide la contesa e porta i suoi a 39 punti

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
9 marzo 2024
L'esultanza del Monza (Ansa)

L'esultanza del Monza (Ansa)

Genova, 9 marzo 2024 - All'interno di Genoa-Monza ci sono tantissime partite. La prima sembra premiare i padroni di casa, che partono forte ma poi in realtà va subito sotto di 2, quando a segnare sono Pessina e Mota, entrambi su suggerimento di Colpani, che poi prova a mettersi in proprio ma sbatte sulla traversa. La seconda sorride ai rossoblù che, complici i cambi operati all'intervallo da Gilardino, impattano con Gudmundsson, bravo a ribadire nel sacco il proprio rigore intercettato da Di Gregorio, e Vitinha. Il Genoa insiste a caccia della rimonta completa salvo poi cadere per mano di Maldini, che firma quello che sembra il colpo salvezza definitivo del Monza.

Le formazioni ufficiali  

 

Gilardino vara il 3-5-2: tra i pali c'è Martinez, protetto da Vogliacco, Bani e De Winter, con Sabelli e Messias come quinti, Strootman, Badelj e Frendrup in mezzo al campo e la coppia Gudmundsson-Retegui in attacco. Palladino replica con un 4-2-3-1 aperto da Di Gregorio, con Birindelli, Izzo, Marì e Andrea Carboni in una difesa schermata da Akpa-Akpro e Bondo: l'unica punta invece è Djuric, assistito da Colpani, Pessina e Mota.  

Primo tempo

  Pronti, via e Messias ci prova con una botta potentissima che Izzo manda in corner. Al 4' si fa poi vedere Gudmundsson con una conclusione di collo pieno che però non si abbassa quanto auspicato. Il Genoa parte forte ma a trovare la via della rete, tra l'altro alla prima occasione, è il Monza: è l'8' e Pessina, che poco prima era rimasto a terra dopo un duro scontro con Bani lasciando quasi presagire una sua immediata sostituzione, con un comodo tap-in di testa manda nel sacco la sponda di Colpani, a sua volta pescato dal cambio di gioco all'altezza del secondo palo di Mota. Gli ospiti subiscono la prevedibile sfuriata dei padroni di casa, ma la reazione per la verità non produce granché. Anzi: al 18' Colpani firma il secondo assist nel giro di appena 10', servendo stavolta con un gran cross Mota, che si esibisce in una spettacolare mezza rovesciata che gela il Ferraris. Gli ospiti insistono con Birindelli, che al 23' sgasa sulla sua corsia e tira in diagonale senza tuttavia trovare la porta. Al 25' per poco il Monza non si complica da solo la vita, con Di Gregorio che perde la sfera su un innocuo traversone di Sabelli prima di salvarsi e rimediare. Sul ribaltamento di fronte Colpani, dopo i due assist a referto, prova a regalarsi la gioia del gol, ma l'incrocio dei pali risputa in campo la sua conclusione a giro scoccata dopo una bella giocata di doppio passo. Il Genoa replica al 40' dagli sviluppi di un corner battuto da Gudmundsson: Vogliacco stacca bene ma viene anticipato in maniera provvidenziale da Pessina, che facilita così l'uscita di Di Gregorio. Al 42' il difensore rossoblù ci riprova su suggerimento di Badelj, ma la conclusione in equilibrio precario si rivela imprecisa. I minuti di recupero concessi da Feliciani sono 3 e quasi sorridono al Monza, che al 47' sfiora il tris con Mota, che colpisce l'esterno della rete su sponda di Pessina, a sua volta servito dalla spizzata di Djuric. Prima del duplice fischio c'è spazio per il cross calibrato di Gudmundsson che apparecchia per l'inserimento di Frendrup, che di testa la manda sul fondo.

Secondo tempo

  Gilardino lascia negli spogliatoi Vogliacco, Strootman e Frendrup, rimpiazzati da Spence, Vitinha e Malinovskyi: chiaramente le mosse della disperazione per riaprire una partita che necessita di un episodio fortunato. Episodio che si materializza al 52', quando dopo on field review Feliciani indica il dischetto per un tocco di mano di Marì sul colpo di testa tentato da De Winter su un corner calciato da Malinovskyi: della battuta se ne incarica Gudmundsson, che prima si fa ipnotizzare da Di Gregorio e poi lo punisce sulla ribattuta. Sulle ali del ritrovato entusiasmo il Genoa va a caccia del pareggio con Badelj, che al 56' manda sul fondo la sponda di Retegui. Al 58' ci prova Spence con una botta respinta dalla difesa di un Monza in apnea ma che comunque non disdegna di ripartire quando possibile. Palladino prova a serrare le fila: a entrare è Kyriakopoulos per Colpani. Al 65' per poco Birindelli non combina una frittata con una deviazione avventata nella propria area che comunque procura un corner ai rossoblù, che al 68' trovano il tanto desiderato pareggio con Vitinha, che rientra sul sinistro e batte Di Gregorio dopo aver ricevuto il suggerimento profondo di Retegui, a sua volta bravo a capitalizzare al meglio l'errore in fase di possesso di Akpa-Akpro. Il Genoa non è sazio e insiste alla ricerca della rimonta completa: al 71' servono i guantoni di Di Gregorio per respingere la sventola di Malinovskyi, con Badelj che per poco non trasforma in tap-in. Mota rinvia la palla in corner: della battuta se ne incarica Messias, che cerca e trova proprio la testa di Badelj, che colpisce solo l'esterno della rete. Palladino corre ai ripari per provare a difendere il pareggio: dentro Maldini e Valentin Carboni per Mota e Akpa-Akpro. Il Genoa invece insiste e al 77' manda al tiro Retegui, che si gira e impegna severamente Di Gregorio, che blocca l'insidioso destro diretto al primo palo. Come già successo nel primo tempo, i padroni di casa giocano e a segnare sono gli ospiti, che all'80' tornano in vantaggio proprio grazie a Maldini, che realizza con un tap-in facile facile dopo la risposta difettosa di Di Gregorio sulla conclusione di Valentin Carboni, a testimonianza delle ottime intuizioni di Palladino. Gilardino, che deve inseguire di nuovo, lancia Ekuban e tira fuori dalla mischia Sabelli: Palladino si affida a Machin per Pessina e Pereira per Birindelli poco dopo che il Genoa aveva sfiorato l'ennesimo pareggio con un insidiosissimo cross dalla sinistra che solo un grande anticipo di Kyriakopoulos aveva tolto dalla disponibilità di Retegui. L'ultima mossa di Gilardino è Thorsby, che rileva Badelj: intanto i suoi rossoblù insistono prima con Gudmundsson, sul quale è attento Marì, e poi col tiro-cross di Vitinha. I minuti di recupero sono 5 ma di fatto non succede più nulla: a spuntarla nella 'tonnara' del Ferraris è il Monza, che si regala il colpo salvezza.  

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