Genoa-Torino 0-0: a Marassi vincono paura, errori e noia

Al Ferraris succede poco o nulla. I granata più propositivi con un palo di Vojvoda e un gol annullato a Karamoh, ma è troppo poco per ritrovare una vittoria che sfugge anche ai rossoblù

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 dicembre 2024
Mario Balotelli (Ansa)

Mario Balotelli (Ansa)

Genova, 7 dicembre 2024 - Genoa e Torino hanno i loro rispettivi problemi e li espongono tutti sul prato del Ferraris, che assiste a 90' tutt'altro che indimenticabili tra errori, paura e tanta noia. Gli unici due lampi nel pomeriggio di torpore sono di sponda granata: nel primo tempo un palo colpito da Vojvoda su cross di Adams e nella ripresa un gol annullato a Karamoh per precedente tocco di mano di Coco. Il finale sembra lanciare l'arrembaggio degli ospiti, ma in realtà a parte una botta di Tameze dopo un'uscita infelice di Leali non succede nulla. La partita finisce 0-0 ed è un brodino per entrambe: il Genoa manca ancora l'appuntamento con la vittoria a Marassi ma allunga la striscia di imbattibilità, mentre il Torino si regala un punticino che muove la classifica.

Le formazioni ufficiali

  Viera sceglie un 4-3-3 aperto da Leali, con Sabelli, Bani, Matturro e Martin in difesa e Thorsby, Badelj e Frendrup a centrocampo: in attacco invece ci sono Zanoli, Pinamonti e Miretti. Vanoli replica con un 3-5-2 che tra i pali vede Milinkovic-Savic, protetto da Walukiewicz, Coco e Masina, con Pedesen e Vojvoda come quinti e Ricci, Linetty e Gineitis in mezzo al campo: davanti tocca ad Adams e Sanabria.  

Primo tempo

  Il pallino del gioco sembra del Genoa, ma si tratta di un possesso palla sterile nella propria metà campo anche a causa del pressing altissimo del Torino. Tra i più vivaci dei granata c'è Pedersen, che dal lato suo fa partire qualche cross senza grosse velleità. Al 10' prova a fare tutto da solo Sanabria, contrato in maniera regolare dalla difesa di casa. Proprio l'asse Pedersen-Sanabria si compone poco dopo, ma porta solo a un corner che a sua volta non genera pericoli dalle parti di Leali. Al 16' Martin mette in mezzo per la testa di Thorsby, che però nell'elevazione commette fallo: sul prosieguo dell'azione serve Masina per anticipare il numero 2 rossoblù. Il Genoa alza i giri del motore e chiama Milinkovic-Savic a uscire per sventare i pericoli che cominciano ad arrivare dalla trequarti. Al 24' Badelj si avventa su una palla vagante, ma la sua conclusione al volo è totalmente sballata: dall'altro lato al 29' ci prova Linetty, ma quella che arriva verso Leali è ben più di una telefonata. Poco dopo Vojvoda va via e mette in mezzo un cross che di testa Gineitis gira troppo: Leali para anche questa. Al 33' Frendrup riceve da Zanoli e calcia una sorta di rigore in movimento che Ricci devia in corner. Al 39' la migliore occasione del match parte proprio da Ricci, che lancia Adams, il cui cross nel mezzo trova prima il liscio di Sanabria in rovesciata e poi la botta di Vojvoda che si schianta sul palo. Poi Gineitis ci prova dalla trequarti, ma Leali inchioda a terra la sfera. Il finale di tempo è al vetriolo e nel segno del Genoa, che si affaccia in attacco: a parte una sventola fuori misura da fuori di Badelj il fatturato è solo una bagarre in area che coinvolge Miretti e Thorsby, ammonito per proteste dall'arbitro Marinelli prima del duplice fischio dopo 1' di recupero.

Secondo tempo

  Le squadre rientrano con gli stessi effettivi: tra essi c'è Adams, che al 48' gira verso la porta ma trova solo una deviazione in corner. Prima il Genoa e poi il Torino guadagnano due punizioni da zona laterale, ma entrambe si risolvono in un nulla di fatto, mentre al 54' Milinkovic-Savic vola su un cross di Martin. Dopo queste fiammate, il copione torna il solito: palla tra i piedi dei rossoblù, che però rischiano grosso sul pressing granata. Al 60' ci prova Frendrup con una botta potente ma troppo centrale per impensierire Milinkovic-Savic. I granata invece provano ad affidarsi ai calci piazzati per sbloccare una contesa chiusissima, ma né una punizione dall'out mancino né un corner riescono nell'intento. La girandola delle sostituzioni la apre Vieira, che inserisce il rientrante Vitinha per Badelj: poco prima un cross di Gineitis su scarico di Vojvoda non aveva sortito gli effetti speciali, così come dall'altro lato una punizione guadagnata dalla squadra di casa e chiusura da un cross lunghissimo che taglia tutta l'area ospite. Vanoli muove invece due pedine in quella che sembra più che altro una partita a scacchi: scendono Adams e Vojvoda e salgono Karamoh e Sosa. Proprio Karamoh si fionda su un cross messo in mezzo da Pedersen: la difesa granata rimpalla la conclusione prima di spazzare via la sfera. Al 74' Miretti cerca il filtrante per Zanoli: l'idea è buona, la realizzazione meno, un po' come da copione costante di un intero match ricco di errori. La seconda mossa di Vieira è Balotelli per Pinamonti: una mossa che infiamma il Ferraris dopo un lungo torpore. Vanoli inserisce invece Njie e Lazaro per Sanabria e Pedersen. All'83' Zanoli sgomma via a Masina ma non a Ricci, che in tackle interviene pulito ma con la palla che finisce comunque in corner: come da copione, la sfera è l'ennesimo regalo per Milinkovic-Savic. All'85' Gineitis lavora da pivot per Karamoh, che a rimorchio sparacchia sul fondo la conclusione. Vieira toglie l'acciaccato Thorsby e inserisce Masini: dall'altro lato Tameze rileva Linetty. All'89' a sorpresa Karamoh spezza l'equilibrio su imbeccata proprio di Tameze: per lui la gioia del palo-gol dura pochissimo, perché Coco aveva precedentemente toccato la sfera con il braccio, portando Marinelli ad annullare tutto. I minuti di recupero sono 5, che si aprono con il Torino ancora in attacco nonostante l'episodio sfortunato di poco prima. Al 93' Leali esce così così su una punizione da posizione esterna: sulla ribattuta Tameze va da fuori, ma il portiere di casa si riscatta, rifugiandosi in corner. Passata la sofferenza, il Genoa si regala l'ultima chance dalla partita dalla bandierina, ma Miretti calcia con troppa potenza prima che Marinelli fischi tre volte, mandando in archivio una partita tutt'altro che indimenticabile.  

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