Per Super Mario contratto fino a fine stagione: "Vedrete voi se ho il fuoco dentro o no». Balotelli, col Genoa l’eterno ritorno del campione inespresso
Mario Balotelli, reduce da anni di alti e bassi, affronta una nuova sfida al Genoa. L'attesa per il ritorno del talento in campo è palpabile tra i tifosi e oltre, nonostante le incertezze.
L’ultimo gol in A di Mario Balotelli risale ormai a cinque anni fa, era il 5 gennaio 2020 quando il suo Brescia – poi retrocesso – venne sconfitto in casa dalla Lazio. Poi, le esperienze di Supermario in B col Monza, in Svizzera col Sion e in Turchia con l’Adana Demirspor sono state anche positive, ma non certo memorabili. Per la sua ultima rete in Nazionale bisogna andare ancor più a ritroso, a sei anni e mezzo fa, quando chiamato da Mancini segnò nel test vinto 2-1 contro l’Arabia Saudita.
Eppure, Balo porta con sé l’inestinguibile speranza – sua e dei tifosi – che si lega a ogni grande talento. La salvifica convinzione che rinascere sfidando contesto e anagrafe sia sempre possibile. Ed è per questo che la nuova avventura dell’attaccante 34enne col Genoa di Gilardino, squadra in picchiata e in cerca di un salvatore, è salutata da un entusiasmo che si estende ben oltre la Lanterna. L’immagine del bomber che assieme a Cassano, in azzurro, vinceva quasi ogni difesa avversaria, oltre alle convenzioni, rimane impressa nell’animo di chi ama il pallone. Così la posa da Maciste dopo aver affondato la Germania a Euro 2012: un’era calcistica fa.
Una semplice occhiata ai numeri, e si capisce che al Grifone servirebbero più dei difensori che delle punte: è soprattutto il bilancio del reparto arretrato, venti gol subiti in nove gare, a preoccupare. Ma l’aura di Mario – col brivido di una Balotellata sempre dietro l’angolo – finisce con lo scansare abilmente la logica. Persino Spalletti, ieri interpellato, ha detto di non chiudere la porta a nessuno in azzurro. Balo, in fondo, è uno che a 22 anni aveva vinto una Champions, tre scudetti e una Premier. "Vedrete voi se ho il fuoco dentro o no, farò parlare il campo", dice ora. E lo sperano non solo i tifosi del Genoa: perché il pensiero di un destino che si discosta troppo dalla premesse turba tutti.
p.g.
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