Gol e sorrisi: la vera Italia. Tris per il colpaccio a Parigi. Spalletti, che ripartenza
Nations, inizio choc al Parco dei Principi, Francia avanti dopo soli 14 secondi . Dimarco, Frattesi e Raspadori firmano una grande reazione: crescendo azzurro .
di Giulio Mola
Alzi la mano chi pensava, dopo appena quattordici secondi, con Donnarumma costretto a raccogliere il pallone in fondo alla rete, di uscire trionfanti dalla notte di Parigi. Invece è successo. A distanza di 70 anni l’Italia vince, anzi stravince in Francia (non battevamo i transalpini dal 2008). E già questa sarebbe una notizia. Ma c’è di più, perché perché il 3-1 finale umilia Mbappè e compagni, leziosi e presuntuosi. Convinti di poter asfaltare gli Azzurri (ieri in maglia bianca) dopo un avvio shock, i padroni di casa non hanno fatto i conti con l’orgoglio ma pure con le qualità di una nazionale che Luciano Spalletti è stato capace di ricostruire velocemente dopo la disfatta europea. Il pirotecnico esordio nella Nations League non può cancella la figuraccia in Germania, certo, ma siccome il futuro è cominciato ieri sera allora ben venga questa vittoria, figlia di un ritrovato entusiasmo che sembrava essersi smarrito a Berlino.
Tremendo l’avvio, ma la reazione, non solo caratteriale, dimostra che questa nuova Italia (nonostante le numerose assenze), può regalarci soddisfazioni nel percorso che (si spera) dovrebbe portarci ai Mondiali del 2026. Quella vista ieri sera non è una squadra che sa solo difendere e basta, ma un gruppo capace di “leggere“ la partita e colpire gli avversari nei punti deboli. Il punto di partenza è un sistema di gioco diverso: meno “conflitti“ tecnico-tattici in campo e più certezze col 3-5-1-1, modulo più “prudente“ scelto in avvio (con la rinuncia a Raspadori) per opporsi allo strapotere fisico dei transalpini. Dentro il rientrante Tonali, mezz’ala di rottura e inserimento nel cuore della mediana. Nel 4-2-3-1 schierato da Deschamps, Olise e Barcola preferiti a Thuram e Dembele inizialmente in panchina. In avanti Griezmann con Mbappè.
Tutti i piani di Spalletti sembrano però saltare dopo pochi istant: Di Lorenzo rivede i fantasmi tedeschi e si fa anticipare da Barcola che galoppa verso Donnarumma per poi batterlo con un tiro sotto l’incrocio. Il ct resta impietrito, l’Italia barcolla paurosamente, con la Francia che sfonda sulla nostra corsia di destra grazie agli scatenati Barcola e Mbappè che provano ad impensierire Donnarumma. Ma quando i nostri spingono riescono a far male: la traversa di Frattesi (5’) dopo un’azione ben articolata regala fiducia e col passare dei minuti l’Italia prende coraggio. Palleggio, cambi di gioco, profondità: il pareggio arriva al 29’ ed è un gioiellino di Dimarco (tiro al volo su assist di tacco di Tonali). Cambia la partita, il narcisismo della Francia favorisce la compattezza dei nostri che dilagano nella ripresa dopo l’azzeccata mossa di Spalletti. Dentro il ruspante Raspadori, fuori l’impreciso Pellegrini. Pochi giri di lancetta e l’attaccante del Napoli innesca il gol del vantaggio firmato da Frattesi. Poi nel finale lo stesso Raspadori chiude il match. Lunedì si replica contro Israele.
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