Haller, dal tumore alla vittoria in Coppa d'Africa: chi è l'attaccante del Borussia

Il centravanti francoivoriano ha sconfitto la malattia ed è tornato in campo lo scorso anno, dopo la delusione del campionato perso con il Borussia, la rivincita con la Costa d'Avorio

di GIANLUCA SEPE -
12 febbraio 2024
Sebastien Haller con la maglia del Borussia Dortmund

Sebastien Haller con la maglia del Borussia Dortmund

Roma, 12 febbraio 2024 – Dal paradiso all’inferno e ritorno. La carriera di Sebastien Haller è stata un saliscendi di emozioni, culminate con la gioia della conquista della Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio grazie alla sua rete decisiva. Dietro al gol del franco-ivoriano (possiede sia cittadinanza francese per parte di padre che appunto quella della Costa d’Avorio) c’è un senso di liberazione e di rivincita, di chi ha saputo mettersi alle spalle non soltanto le delusioni sportive ma anche le sfide della vita. Come quel tumore ai testicoli diagnosticato nel 2022, a pochi giorni dal trasferimento al Borussia Dortmund dall’Ajax per la cifra di 31 milioni di euro. Haller è pronto ad affacciarsi nel calcio che conta come protagonista assoluto ma la malattia lo porta a lottare fuori dal campo, operazione e chemioterapia rallentano il suo percorso con la maglia dei gialloneri.

Un anno dopo, nel 2023, torna in campo e segna il suo primo gol con la maglia del Dortmund, proprio nella giornata mondiale per la lotta contro il cancro. Se non è un segno del destino questo è quanto mai una statistica singolare di cui tenere conto. Per lui ricominciano le fatiche da sportivo, fatte della gioia di un gol ma anche di cocenti delusioni: come quella patita nel finale dello scorso campionato, quando ha sui piedi la palla che potrebbe consegnare al Borussia il campionato. Dagli undici metri però sbaglia e il finale premia i rivali del Bayern Monaco che beffano il Dortmund all’ultima giornata. Una mazzata psicologica non da poco per chi era tornato in campo con la voglia di spaccare tutto. Haller però è abituato a non mollare mai e a crederci sempre. Come affermato a gran voce nella sfida di Coppa d’Africa vinta contro il Mali ai quarti della competizione continentale.

Prima era toccato al Senegal detentore della Coppa salutare il torneo per mano dell’ex Milan Kessie. Poi la semifinale contro il Congo, con Haller decisivo e l’ultimo atto, dove la punta del Borussia Dortmund decide di salire ancora in cattedra, chiudendo i conti all’81’ con un gol dei suoi: un gol che sa di consacrazione e che lo eleva ad eroe di un’intera nazione che l’ha applaudito incitandolo sin dalle prime battute.

Lui, partito dalla periferia di Parigi dove ha mosso i primi passi dietro ad un pallone, nelle giovanili di FCO Vigneux e CS Brétigny Football per poi passare nel 2007 all’Auxerre. Qui debutta nei professionisti nel 2012 per poi iniziare a girovagare per l’Europa, prima con la maglia dell’Utrecht poi con la maglia dell’Eintracht Francoforte, dove trova come compagnia di reparto Ante Rebic e Luka Jovic. Intanto in Francia, da dove tutto è cominciato, arrivano addirittura ad intitolargli uno stadio, nella piccola Vigneux-sur-Seine, lo Stade Sébastien Haller.

In Bundesliga segna 33 gol in due stagioni per poi passare al West Ham. Anche con gli Hammers gioca due campionati, per poi passare nel gennaio del 2021 all’Ajax. Con i Lancieri va a segno 47 volte, trovando la definitiva consacrazione e attraendo le attenzioni del Borussia Dortmund che decide di riportarlo in Germania. Il resto è storia, fino all’ultimo decisivo gol con la maglia della sua nazionale, segnato con gli scarpini che sopra riportavano un “F*uck cancer” che sottolinea ancora una volta l’animo da lottatore fuori e dentro il campo di Haller. Una rivincita totale per il classe 1994 che ora è pronto a prendersi definitivamente anche il suo Borussia. Lui che di battaglia non ne vuole perdere nemmeno una.

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