Verona-Lazio 1-1: Zaccagni illude i biancocelesti, poi il pareggio di Henry

La seconda rete consecutiva del francese vale un altro punto, la squadra di Sarri ancora una volta rimontata

di FILIPPO MONETTI -
9 dicembre 2023
Un punto a testa per Verona e Lazio

Un punto a testa per Verona e Lazio

Verona, 9 dicembre 2023 – La squadra di Sarri si ferma ancora, mentre Baroni resta ancora senza vittorie da agosto. Al Bentegodi finisce in pareggio: le formazioni si spartiscono la posta in palio e tornano a casa entrambe scontente, ma per ragioni diverse. Il Verona muove ancora la classifica e trova il secondo gol consecutivo di Thomas Henry, con l'attaccante francese che potrebbe essere l'arma in più nella corsa salvezza, ma i veneti restano ancora a secco di vittorie da ormai 105 giorni. Dall'altra parte la Lazio evita il ko e può consolarsi, ma ancora una volta i biancocelesti hanno sprecato una rete di vantaggio, finendo col perdere due punti; ormai una costante negativa della stagione in Serie A dei capitolini.

Primo tempo

Rispetto alle previsioni della vigilia Baroni non rischia il rientrante Hien, ma va Coppola a completare il centro della difesa al fianco di Amione. A centrocampo ci sono Duda e Folorunsho, mentre a comporre la linea dei trequartisti non c'è Lazovic, al suo posto Serdar, con Suslov e Ngonge alle spalle di Djuric. Dall'altra parte invece Sarri riabbraccia Casale al centro della difesa, schierato in coppia con Gila. rientri anche a centrocampo e in attacco con Luis Alberto insieme a Rovella e Guendouzi nel reparto mediano, mentre in avanti torna Mattia Zaccagni, a ricomporre il tridente che lo scorso anno fece le fortune dei biancocelesti con Immobile e Felipe Anderson.

La prima parte di sfida è molto bloccata, complice anche il piano di gioco del Verona. La squadra di Baroni non vuole lasciare spazio per ragionare agli ospiti, consapevoli infatti del talento tra i piedi dei capitolini, i padroni di casa pressano molto alto e sono anche disposti a commettere qualche fallo in più pur di rallentare la trasmissione di palla laziale. L'obiettivo degli scaligeri è ripartire in fretta ogni volta che viene recuperata la sfera, ma di pronta risposta, ogni volta che la Lazio perde palla è molto rapida a chiudersi. Gli spazi sono pochi e il risultato è una partita senza sbocchi nei primi venti minuti di gioco. Nessun reale tentativo a impensierire i portieri, ma solo il cartellino giallo sventolato per Duda dopo 18' di gioco.

Sembra servire un episodio per sbloccare il match e questo arriva prontamente poco dopo aver scollinato il ventesimo minuto di gioco. Lazzari anticipa Suslov e aumenta i giri del proprio motore, provando a colpire in contropiede il Verona. L'ex Spal converge verso il centro del campo dopo una combinazione con Felipe Anderson, poi torna nuovamente verso il brasiliano, bravissimo ad aprirsi per cercare lo spazio per il cross. Il traversone rasoterra arriva con tempi perfetti e pesca il taglio sul primo palo di Zaccagni, il quale con il tacco infila la palla sul palo lontano, irraggiungibile per Monitpò: la Lazio è in vantaggio al Bentegodi al 24'. L'esterno non esulta per il gol dell'ex, fa festa invece il settore ospiti per la prima rete del match.

Non solo buone notizie però per Sarri: il tecnico al 30' è costretto a operare il primo cambio della propria partita. Qualche minuto prima del gol infatti Marusic si era scontrato con Ngonge, se inizialmente ad avere la peggio sembrava essere stato il belga del Verona, in realtà il montenegrino ha accusato un problema molto fastidioso all'occhio e non è riuscito a superarlo, costringendo il proprio tecnico alla sostituzione. A prendere il posto del balcanico è Hysaj.

Dopo il gol subito prova a spingersi in avanti con più uomini il Verona, ma i tentativi non riescono a fare breccia tra le maglie della difesa biancoceleste. Le ripartenze della Lazio spaventano ma non pungono i ragazzi di Baroni, ma al tempo stesso i gialloblu non mettono mai in reale difficoltà Provedel. A parte un paio di uscite alte su alcuni cross insidiosi, il portiere capitolino non è mai chiamato a sporcarsi i guantoni. È un copione che si protrae fino alla fine della prima metà di incontro, anzi nei due minuti di recupero del primo tempo è la Lazio a rendersi pericolosissima. Da calcio d'angolo infatti stacca perfettamente in mezzo all'area Gila, il quale prova colpisce bene di testa, ma non riesce a dare direzione, con la sfera a terminare alta sulla traversa. È l'ultima azione del primo tempo, al duplice fischio di Ayroldi a guidare il risultato è la Lazio, avanti al Bentegodi per 0-1, grazie al delizioso gol di tacco di Mattia Zaccagni.

Secondo tempo

Prova a cercare soluzioni nell'intervallo Baroni, con l'ingresso di Lazovic al posto di Serdar. La squadra di casa sembra voler spingere sul'acceleratore, affidandosi anche ai lanci lunghi sugli esterni, per provare a mettere sotto stress la retroguardia capitolina. La Lazio da parte sua prova ad anestetizzare la partita con il palleggio, spingendo poi sulla transizione, quando i gialloblu si sbilanciano troppo per la pressione. Le occasioni però restano poche, ragion per cui al 59' Baroni si gioca altre due sostituzioni con gli ingressi di Henry e Hongla al posto di Folorunsho e Djuric.

La sensazione della partita è che serva uno spunto delle individualità sugli esterni del Verona, perché i padroni di casa possano crare qualche pericolo a Provedel e compagni. Ci prova Suslov a scrollarsi di dosso di difensori, ma Hysaj lo ferma con una trattenuta, guadagnandosi il cartellino giallo. Le migliori azioni da gol sono però sempre di marca laziale. Duplice occasione capitolina quando si arriva alle porte degli ultimi venti di gioco. Prima Felipe Anderson al 67', viene servito in area da Zaccagni, il quale prova a ricambiare l'assist per il gol del vantaggio, ma il mancino del brasiliano è masticato sul fondo. Due minuti più tardi attacca la profondità Immobile, sfuggendo inizialmente alla marcatura di Amione. Il recupero dell'argentino ostacola però il tentativo di tiro del capitano biancoceleste, che quando prova la conclusione risulta debole, ben bloccata a terra da Montipò.

La dura legge del gol però colpisce tremendamente i biancocelesti: gol fallito e gol subito. Lazovic permette a Ngonge di innestare le marce alte sulla sinistra. Il belga effettua un tiro-cross molto insidioso, diretto verso l'incrocio sul secondo palo: Provedel smanaccia come può. Sulla respinta Suslov prova a calciare forte e il suotentativo deviato diventa un assist per Henry, il quale con la coscia spinge in porta la palla per il pareggio scaligero. Esplode la festa al Bentegodi, il quale gioisce con il proprio centravanti: il punteggio torna in parità sull1-1.

Sarri vede i fantasmi delle ultime sfide laziali, con tanti punti persi da situazioni di vantaggio, così cerca soluzioni dalla panchina. Escono così Zaccagni e Immobile, entrano Pedro e Castellanos. Proprio quest'ultimo, ci mette pochi secondi a trovare il primo tiro in porta della sua gara, con un diagonale potente sul primo palo, Montipò è attento e respinge in corner. Sul successivo calcio d'angolo, Casale colpisce di testa e insacca sul palo lontano. Sarebbe la rete del nuovo vantaggio, ma Ayroldi viene richiamato dal Var al monitor per una spinta del difensore su Duda al momento dello stacco. Rapido check e rete annullata per fallo in attacco del rientrante centrale capitolino.

Minuto 78: cambia nuovamente la partita. Subito dopo la sostituzione di Suslov per Mboula infatti Duda commette fallo ai danni di Castellanos lanciato in contropiede. Per Ayroldi non ci sono dubbi: seconda ammonizione e cartellino rosso; il Verona dovrà affrontare gli ultimi dieci minuti di gioco con un uomo in meno in campo. La Lazio prova allora a riversarsi in avanti a caccia del nuovo vantaggio. Poco dopo l'ammonizione di Felipe Anderson infatti Sarri getta nella mischia Luca Pellegrini e Vecino, per Hysaj e Guendouzi. Proprio sulla prima sgasata a sinistra del terzino classe '99, la palla arriva a Luis Alberto, il quale tenta la conclusione da fuori, risponde presente Montipò, il quale devia in corner.

Baroni vuole conservare almeno il punto guadagnato con la rete di Henry e schiera Magnani al posto di Coppola. La Lazio attacca a testa bassa. Vecino ha sul piede l'ocasione del gol vittoria, ma il tentativo colpisce la schiena di Castellanos, rimasto a terra dopo un contrasto precedente all'interno dell'area. Poca fortuna nell'occasione per i biancocelesti. Nei cinque minuti di recupero l'assalto laziae è disperato, così come disperata è la difesa dei gialloblu. Anche stremati, i ragazzi di Baroni si lanciano su ogni pallone disponibile e riescono ad ostacolare l'attacco avversario quanto basta per arrivare indenni al triplice fischio di Ayroldi. Al Bentegodi finisce 1-1, terzo pareggio consecutivo del Verona, che aggancia temporaneamente l'Empoli al quartultimo posto; un solo punto per Sarri: biancocelesti a quota 21 punti, solitari all'ottavo posto.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su