Il commento. Voltare pagina: vietato sbagliare
L'Imolese ha vissuto un anno terribile nel 2023, abbandonando il calcio professionistico e sprofondando in D. Un andirivieni di presidenti, promesse non mantenute e un'altra fase oscura sul campo. Oggi si ricomincia con il derby fra Andrea Costa e Virtus: vietato sbagliare.
Alvisi
Si dice che al peggio non c’è mai fine. Ma è difficile immaginare un anno più brutto del 2023 per l’Imolese. Un anno che ha visto i rossoblù abbandonare dopo cinque stagioni il calcio professionistico e sprofondare in D, peraltro non tanto per demeriti sportivi ma piuttosto per altri tipi di demeriti. E pensare che nel 2019, quando in panchina sedeva un certo Alessio Dionisi, l’Imolese eliminò il Monza nei playoff e per poco non salì in B. Dal paradiso all’inferno. Un andirivieni di presidenti senza precedenti, non dimenticando neppure Antonio De Sarlo anche se il suo addio fra lacrime e conti non saldati è avvenuto nel novembre 2022, poi da Giuseppe Deni a Domenico Altomonte (‘licenziato’) e ora Sandro Di Benedetto. Tre presidenti in meno di 6 mesi con visite della Guardia di Finanza al Bacchilega. Promesse non mantenute e allontanamenti misteriosi e improvvisi di figure chiave del club. Nonostante tutto, l’Imolese ha stupito con un buon avvio di stagione, prima di un’altra fase oscura, questa volta sul campo, caratterizzata da cinque ko di fila. Oggi si ricomincia: c’è il Mezzolara nel giorno del derby fra Andrea Costa e Virtus. Vietato sbagliare.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su